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La campagna di crowdfunding è terminata, ma puoi continuare a pre-ordinare il libro per riceverlo prima che arrivi in libreria

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Consegna prevista Aprile 2025
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Due sorelle, una scomparsa, un quadro antico, un uomo e un mistero da scoprire. Cosa è successo a Lucrezia?
A Giulia viene affidato il restauro di un quadro antico che porta il nome di sua sorella, proprio nei giorni della sua sparizione.
Lucrezia si è suicidata? Giulia dovrà scoprire la verità, di dove si trova sua sorella e delle vere origini del quadro. Un giallo su una giovane donna scomparsa, un mistero d’arte e un romanzo d’attualità che parla delle donne violate, da Lucrezia Romana ai giorni nostri.

Perché ho scritto questo libro?

1. Perché non ho avuto figli. Che cos’è un romanzo se non un figlio per uno scrittore? Lo partorisci dopo mesi di gestazione, ci sono dentro i tuoi cromosomi.
2. Perché sostengo la parità di genere. Il romanzo parla di violenza di genere. “Lucrezia” è un giallo “politico”.
3. Perché amo l’arte. Questa storia nasce per raccontare di un quadro antico che esiste davvero. Quello che scrivo del quadro riporta vere ricerche storiche che ho fatto e poi arricchito con un racconto di fantasia.

ANTEPRIMA NON EDITATA

 

1.

Un uomo di mezz’età si aggira silenzioso nel salotto di un appartamento. È buio e le tapparelle sono quasi completamente abbassate. L’uomo sta leggendo attentamente una lettera. Con grande calma, piega il foglio scritto a penna e lo appoggia sul tavolo del soggiorno, lasciandolo lì in bella vista. Poi toglie i guanti di lattice, se li mette in tasca ed esce, lasciando la porta di casa aperta alle sue spalle.

Due giorni dopo, in un altro appartamento, a molti chilometri da quella casa, Giulia Campisi è appena stata messa a conoscenza dell’improvvisa scomparsa di sua sorella Lucrezia.

Che dolore! Che ansia e che figura di merda…- pensa Giulia, mentre le rimbombano ancora nelle orecchie le parole che aveva detto poco prima al telefono, all’ispettore di Polizia:

– Sì! Lucrezia Campisi è mia sorella. Cristo! In che senso “è sparita”? No. Non avevo più sue notizie da un po’, avevamo litigato sa, fra parenti a volte succede… Purtroppo non ho idea di dove sia in questo momento, del perché non si trovi, so solo che aveva preso casa a Bologna e che è iscritta al DAMS. No, purtroppo non ho più il suo numero. Se dovesse contattarmi la informerò sicuramente. –
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Non avrebbero dovuto dirglielo così, al telefono. Come se fosse un normale fatto del giorno – pensa Giulia – una sorella che scompare in circostanze misteriose, dopo che è già sparita dalla tua vita.

Quella sera di cinque anni prima, quella stupida discussione, una porta sbattuta in faccia e poi niente. Poi mesi di silenzio. Che cosa era stato, l’orgoglio, a tenerle distanti? Le sue parole affilate che avevano colpito troppo duramente?

O banalmente il fatto che Giulia fosse rimasta a lavorare a Roma e che Lucrezia avesse deciso invece  di trasferirsi a Bologna, contro il suo volere?

Di fatto, nessuna delle due aveva fatto un passo, poi.

Ma ora, ora Lucrezia forse non c’era più. Non c’era più davvero. E non sarebbero bastate delle scuse, dei pentimenti, dei rimorsi, a mettere pace, a ritrovarsi complici e sorelle.

Ho restaurato decine e decine di quadri nella mia vita – si rammarica Giulia – ma non sono stata capace di ricomporre la relazione con mia sorella.

In salotto il cellulare sta squillando già da un po’. Il suo collega Luigi. – Accidenti – si era dimenticata.

– Ciao Giulia! Ho letto il tuo messaggio. Se hai la macchina dal meccanico non c’è problema: ti passo a prendere io domani. –

– Ciao, scusa Luigi se non ti ho più richiamato, sono un po’ nel pallone stasera. –

– Dal tono della tua voce mi sa che non è affatto un buon momento. –

– In effetti ho appena rimesso in bagno. Mi ha chiamato la Polizia, dicono che mia sorella è scomparsa. –

– Accidenti. Immagino come stai ora… Senti, se non te la senti di lavorare domani posso avvertire io il gruppo, lì a Viterbo.-

– No no, grazie per la disponibilità ma vengo con te, Luigi. Il lavoro mi aiuta a non pensare. Se sto a casa impazzisco.-

– Concediti un po’ di riposo Giulia, stai lavorando troppo ultimamente. Quell’affresco ha aspettato secoli, potrà ben attendere qualche altro giorno. Ma dimmi di questa storia di tua sorella…-

– Vengo. Ce la faccio, davvero. Di mia sorella ora preferisco non parlare.

– Ok allora, testona. Passo a prenderti domattina verso le sette. –

2.

La Sala Regia del Palazzo dei Priori è ampia e bellissima. La luce del giorno fende come una spada la parete, illuminando porzioni d’affresco. Una griglia ornamentale corre lungo la sala, alternandosi a colonne e cornici, finti baldacchini, medaglioni e festoni floreali. Alcuni riquadri, dipinti da Baldassarre Croce nel 1588, raccontano le origini della città di Viterbo.

Giulia è lì, su di una impalcatura di legno, che ravviva con un piccolo pennello una porzione di affresco schiarita dal tempo.

– Il tempo – pensa – il tempo è un ladro bastardo che fa sparire le cose. Ma sta a noi ricordare. Io voglio ricordarti Lucrezia. Voglio ricordare tutte le volte che abbiamo dipinto assieme, da piccole. Voglio ricordare la poesia che raccontavi in piedi su uno sgabello quando ancora c’erano mamma e papà. Io non dimentico il giorno dell’incidente, e poi i tuoi lacrimoni sul volto mentre ci tenevamo strette in quella chiesa. Ma ricordo anche i tuoi sorrisi, sorella e quelli che mi facevi fare con le tue espressioni buffe. Gli spettacoli che facevi quando invitavamo gli amici. Erano tutti innamorati del tuo sorriso, Lucrezia. Dove sei, ora? Perché ti ho lasciato andare a Bologna? Perché non ti ho mai più cercata, dopo? Quell’incidente terribile mi ha già portato via i miei genitori. Non voglio perdere anche te.–

Il suo collega, rientrando nella sala con il suo camice bianco pieno di sbaffi di colore e quel passo strano che prendi quando indossi le scarpe antifortunistica si dirige affannato verso Giulia con il braccio disteso e il telefonino in mano.

– Giulia, è il laboratorio di Roma per te.–

– Grazie Luigi. –

Giulia scende dall’impalcatura, prende il telefono per parlare con il laboratorio.

– Buongiorno Giulia. Come va lì con Luigi? A che punto siete? –

– Ciao Daniela, qui procede bene. Altre due giornate di lavoro, penso, e chiudiamo. –

– Ho chiamato perché poco fa ti ha cercata un certo Avvocato Luca Sacchetti. Dice che ha una proposta di lavoro per te. Si è raccomandato di richiamarlo al più presto. Ha detto che è urgente. –

– Ok, grazie di avermi avvertita subito Daniela, lo richiamerò appena posso.-

La giornata volge al termine e Giulia, tolto il grembiule e i guanti da lavoro, comincia a torturarsi le pellicine delle unghie con fare pensieroso.

Luigi, che si è ripromesso di accompagnarla a casa in completo silenzio, la sta già aspettando in macchina.

Al ritorno la campagna del viterbese dipinge il finestrino dell’auto di un verde scuro denso, alternato a strisce di sole gialle che si infilano fra gli alberi con un ritmo costante.

Perdendosi in questo mondo cromatico Giulia nemmeno si accorge del traffico caotico sulla Cassia e i due rientrano prima che il sole sia tramontato fra i pini di Roma.

2024-10-24

Aggiornamento

Amici miei cari, amici di amici, parenti serpenti, semplici conoscenti e perfetti sconosciuti. Tutti voi, insomma, che avete ritenuto che Lucrezia meritasse la pubblicazione, ieri vi siete guadagnati tutta la mia riconoscenza, per aver portato il crowdfunding di questo mio primo romanzetto a 251 preordini, superando anche l'extragoal dei 250. Non bene, dunque, ma benissimo! Aver superato questo secondo obiettivo per me significa aver guadagnato, oltre alla pubblicazione e distribuzione da parte di Bookabook, anche la promozione del libro, non appena Lucrezia verrà alla luce, in carta e inchiostro, e dovrà affrontare il difficile mondo delle librerie. Ora torno al lavoro sul racconto. Un saluto a tutti e ci si vede dopo l'editing.
2024-10-10

Aggiornamento

Infinite grazie a chi ha voluto sostenermi con il preordini. Abbiamo raggiunto il 100% dell'obiettivo con ben 200 preordini e Lucrezia nel 2025 sarà pubblicata e distribuita nelle librerie.
2024-10-10

Aggiornamento

Oggi devo dirvi GRAZIE ragazzi. Grazie a voi che avete creduto nelle mie potenzialità e avete scelto di sostenermi fino ad ora. Ebbene sì, oggi, il 10-10-2024 Lucrezia ha raggiunto il suo primo obiettivo di 200 preordini e presto potrete ricevere a casa il vostro libro cartaceo, carta che sarà possible annusare presto anche in molte librerie.

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Federica Sconocchia
Sono nata a Roma il 30 marzo del 1971. Vivo e lavoro a Roma come copywriter freelance. Mi sono occupata di comunicazione e pubblicità per oltre 30 anni. Sono una persona curiosa e piena di interessi: dal design alla fotografia, dalla pittura a olio all'intelligenza artificiale, dalla recitazione teatrale alla lettura dei tarocchi. Come autore ho pubblicato due libri di filastrocche per bambini “Il geco ballerino” e “Il gelato raffreddato” per la collana Filastrofando (Edizioni Pikabook). Oltre a numerose favole per bambini ho scritto altri testi di narrativa e alcune poesie che saranno inserite in diverse antologie poetiche entro la fine di quest'anno. In questo momento sto lavorando a una raccolta di 22 racconti sugli arcani maggiori dei Tarocchi.
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