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Tredici storie raccontano Napolinord, zona periferica del capoluogo campano. Non sono racconti che troviamo sui giornali o nelle trasmissioni televisive, ma sono riflessi di vita vera, che possono essere compresi a pieno solo da chi li ha vissuti.
Napolinord non è un luogo, sembra piuttosto una realtà sospesa, dove la sopravvivenza è all’ordine del giorno. Non è facile mantenere la propria integrità, anche quando ci si era ripromessi di cambiare le cose una volta per tutte.
Napolinord non è nemmeno un insieme di stereotipi, ma è la storia di un riscatto agli occhi del mondo. Un invito a vedere le cose diversamente, comprendendo quanto anche l’azione del singolo sia importante.

OSSESSIONE IN BACKGROUND

Dateme ‘a terra

addo’ pozzo affunna’

‘sti mmane.

Me voglio spurca’

‘sti ddete.

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Nessuno può scegliersi i genitori.

Questo è quello che si dice, no? Ma lo stesso vale anche per il posto in cui sei nato o cresciuto: ciò che viene pomposamente definito come “la tua terra”. È lei che impone la forma ai tuoi pensieri, stampa nella tua mente un primo set di suoni, odori, colori, riferimenti spaziali su cui si confronterà tutta la tua esperienza successiva. Lo stesso accade nella tua anima, dove è sempre lei lo sfondo delle tue prime emozioni, determina le tue prime paure e disegna la mappa dei tuoi sentimenti.

Nessuna tua valutazione, giudizio o teoria potrà prescindere da questa specie di Big Bang del tuo spirito e dovrai farci i conti per sempre.

Magari cercherai di nasconderla sotto vari strati di educazione, cultura, esperienze e viaggi diversi, mascherando accento e prossemica, ma lei rimane lì, a ricordarti le tue cosiddette radici, anche se tutto ciò che costruirai nella vita non avrà nulla a che fare con essa.

Magari, come fanno molti, cercherai anche di cancellarla, come se volessi ripulire la tua fedina penale, inventandoti origini più degne e socialmente accettabili, considerandola alla stregua di un peccato originale senza alcuna possibilità di redenzione.

Magari qualcuno crederà anche di esserci riuscito. È una lotta che prevede uno o più ritorni in quei luoghi di cui spesso conservi ricordi con una visuale dal basso, che ti aspettavi ancora imponenti e minacciosi oppure fantastici e immaginifici mentre ora, ammesso che esistano ancora, ti offrono solo tracce di quello che erano un tempo per te.

Tutto questo e molto altro mi passa per la mente quando penso al rapporto con Napolinord: la “mia” terra. In tutti questi anni non ha mai smesso di starmi tra i piedi e ricordarmi la sua presenza: una telefonata, un servizio televisivo, canzoni, persone, misfatti, commenti di passaggio, miserie ed eroismi quotidiani.

Di solito faccio finta di nulla: dribblo, evito, scanso, cambio argomento, mi allontano, protesto, me ne frego. In definitiva, cerco sempre di tenermi a distanza, per non farmi condizionare anche qui, a seicento chilometri di distanza, nei luoghi che respiro ogni giorno. Ma poi arriva sempre il momento in cui devo concederle un po’ di spazio e pagare i miei debiti.

Napolinord.
Terra dei Fuochi.
Gomorra.
Alta Terronia.
Hinterland.
Terra di lavoro.
Provincia a nord di Napoli.
Chiamala come vuoi, ma resta sempre una delle più formidabili riserve di cafoni, da usare a piacimento, per qualsiasi esigenza. Perché è giusto che tutti conoscano questa verità inconfessabile: l’Italia è stata fatta, materialmente, mattone dopo mattone, zolla su zolla, uno stramaledetto voto alla volta, da cafoni ed emigranti.
Contadini e schiavi alla Fontamara.
Votanti prêt a porter.
Manovalanza per il sistema.
Giovani che per il solo fatto di andarsene fanno crescere il PIL della regione.
Fedeli cristiani da scarrozzare in giro con il minimo preavviso in pullman turistici secondo ogni necessità politica, personale, civica e persino religiosa.
Affezionati leghisti.
Lavoratori in nero, affidabili e silenziosi, per i più grandi marchi di moda, molto prima dei cinesi.
I più grandi levigatori di pavimenti in marmo del pianeta, piastrellisti ed elettricisti edili eccezionali quanto sommersi.
Antichi ed esperti lavoratori della canapa.
Preti elettorali, preti da ammazzare, da intervistare in TV, preti per amministrare il territorio, preti briganti e preti per davvero.
Geniali accademici da ignorare fino alla loro morte, per poi riabilitarli senza danni per nessuno.
Politici e padroni della tecnocrazia locale.
Contrabbandieri di ogni risma, instancabili e creativi, dagli antichi romani ai normanni, ai francesi, ai Borbone, agli inglesi, ai Savoia, ai fascisti, agli americani, ai cinesi.
Rivoluzionari ante litteram, con la sconfitta e la scissione nel DNA.

Questa è Napolinord, ed è solo uno dei polmoni di questo Sud che va bene così, che ci serve così, che vogliamo a ogni costo così. E cambia anche, certo.

È cambiata secondo le epoche, le guerre, le tempeste e i venti che soffiano da una parte all’altra della storia. Questo è il grembo in cui sono cresciuto: le strade con i portoni, i cani randagi, i mattoni di tufo, il corso allagato quando pioveva troppo, la ferrovia che ce l’hanno scippata i signori, l’anno della neve, le janare e i munacielli, i funerali col tiro a quattro, le partite in mezzo alla strada col Super Santos, le ultime tracce dei binari del tram, il verdummaro sull’apecar ogni mattina in giro fra i condomini nuovi, la vrasiera, le Pasquette alla Reggia di Caserta, i bambini degli anni Cinquanta a nuoto nei Regi Lagni di borbonica fattura, i tossici, l’aria buona a Castel Morrone, il Caserta-Napoli via diretta, altresì conosciuto come “la cafoniera”, la SS 87 che tagliava in due ogni cosa, le nostre giornate, tutto il tempo che abbiamo passato su queste strade una volta lastricate con i basoli.

È cambiata, adesso, stando attenta a rimanere sempre uguale, e le parole che seguono sono già vecchie, dicono di cose che già non esistono più, le uniche di cui si può parlare davvero: perché il presente qui è inconoscibile, annebbiato dalla censura, dalla manipolazione, da un’agitazione creata ad arte per cui nulla deve essere distinguibile e quindi passibile di una soluzione vera.

Rimangono frammenti, pezzi di ricordi che si mettono nei cassetti, come lettere strappate, fotografie in bianco e nero da mostrare a qualcuno in momenti di grande empatia o quando ti fanno l’eterna, fatidica domanda: “Sì, ma da dove vieni esattamente?”.

2023-07-08

Aggiornamento

Salve a tutti, il nostro libro ormai è sul punto di uscire. E' stata scelta la copertina, ultimo passo prima della stampa: inutile dire che siamo molto emozionati e non vediamo l'ora di avere fra le mani "la nostra creatura". Non vogliamo cadere nella tentazione di considerarlo un punto d'arrivo ma come l'inizio di un altro percorso, dopo quello che abbiamo compiuto grazie a voi ed al vostro sostegno. Rimanete tutti voi il nostro punto di partenza ed il primo di una serie di cerchi concentrici che spingeranno sempre più avanti "NapoliNord". A voi tutti ed allo staff di Bookabook vanno sempre i nostri pensieri ed i nostri ringraziamenti. Ci siamo!
2023-02-16

Aggiornamento

N.N. Napolinord è entrato nella fase di editing: la Casa Editrice ci ha affiancato un'editor, un professionista che farà il contropelo al nostro testo, cercando i punti deboli e proponendo alternative. E' un'esperienza nuova, eccitante e richiede un grande dispendio di energie da entrambi le parti. Noi cercheremo di essere all'altezza della situazione, per offrire un libro onesto, al massimo delle sue possibilità. Lo dobbiamo a noi stessi ed al nostro sogno, ovviamente, ma allo stesso tempo lo dobbiamo a tutte quelle persone che per prime hanno creduto nel progetto supportandolo fin da subito ed a quelle che lo incroceranno in questa seconda parte del suo percorso. Napolinord sta arrivando! Grazie a tutti voi! Foto di <a href="https://pixabay.com/it/users/matuska-1260123/?utm_source=link-attribution&utm_medium=referral&utm_campaign=image&utm_content=1995005">Zoltan Matuska</a> da <a href="https://pixabay.com/it//?utm_source=link-attribution&utm_medium=referral&utm_campaign=image&utm_content=1995005">Pixabay</a>
2023-01-29

Aggiornamento

Salve a tutti. E' con emozione e gratitudine che ringraziamo singolarmente, uno per uno, tutti coloro che hanno supportato la nostra campagna di crowdfunding per rendere possibile la pubblicazione di "N.N. Napolinord". Duecentoventiquattro preordini non erano proprio nelle nostre previsioni: avevamo previsto un obiettivo risicato, grazie alla generosità di qualche associazione. Ed invece l'incredibile accelerazione nell'ultima settimana utile ci ha davvero sorpreso ed entusiasmato. Mai come questa volta abbiamo toccato con mano la potenza del singolo sforzo, che insieme a tanti altri singoli fa la cosiddetta "massa critica". Qualcosa che farebbe riflettere anche su tanti altri campi simili, ma non è questo il luogo ed il momento. La realizzazione di questo piccolo sogno, di questo progetto in divenire grazie all'apporto di tante persone può rendere anche più sopportabili i colpi e gli agguati della sorte, che sono sempre lì a ricordarci la nostra fragilità. E quindi intanto andiamo avanti a denti stretti, come si fa da sempre a Napolinord; facciamo questo salto verso il tempo che verrà, sconosciuto, cercando di non perdere la direzione. Continuate a seguirci per avere notizie di questo viaggio. Grazie a tutti, dal profondo del nostro cuore. Alfonso e Alfredo
2023-01-15

Aggiornamento

SIamo ormai a due settimana dalla fine della campagna, c'è ancora un po' di strada da fare ed il tempo sembra poco ma non demordiamo. Al di là di tutto possiamo solo ringraziare i tantissimi che finora ci hanno supportato senza se e senza ma, nell'attesa di accogliere altri lettori che faranno parte della Banda di NapoliNord. Abbiamo cominciato con slancio ma abbiamo incontrato ostacoli seri ed imprevisti che hanno frenato il nostro cammino. Adesso riprendiamo consapevoli che il tempo corre ma negli ultimi minuti di una partita a volte accadono cose incredibili... Possiamo ancora stupire! Andiamo avanti in ogni caso per realizzare questo progetto!
2022-10-23

Aggiornamento

Un grande abbraccio e un sincero ringraziamento a tutti gli amici che ci hanno supportato fin da subito, passando la voce ad altri, in un cerchio sempre più grande. Sono passate poco meno di quarantotto ore dall'inizio di questa campagna e siamo già oltre le più rosee previsioni. Grazie a voi questo libro può continuare il suo viaggio con maggior fiducia: state con noi!

Foto di <a href="https://pixabay.com/it/users/clker-free-vector-images-3736/?utm_source=link-attribution&utm_medium=referral&utm_campaign=image&utm_content=43879">Clker-Free-Vector-Images</a> da <a href="https://pixabay.com/it//?utm_source=link-attribution&utm_medium=referral&utm_campaign=image&utm_content=43879">Pixabay</a>
2022-10-23

Aggiornamento

Un grande abbraccio e un sincero ringraziamento a tutti gli amici che ci hanno supportato fin da subito, passando la voce ad altri, in un cerchio sempre più grande. Sono passate poco meno di quarantotto ore dall'inizio di questa campagna e siamo già oltre le più rosee previsioni. Grazie a voi questo libro può continuare il suo viaggio con maggior fiducia: state con noi!

Foto di <a href="https://pixabay.com/it/users/clker-free-vector-images-3736/?utm_source=link-attribution&utm_medium=referral&utm_campaign=image&utm_content=43879">Clker-Free-Vector-Images</a> da <a href="https://pixabay.com/it//?utm_source=link-attribution&utm_medium=referral&utm_campaign=image&utm_content=43879">Pixabay</a>

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Alfonso Trillicoso e Alfredo Giraldi
Alfonso Trillicoso:
è nato a Caserta nel 1970. Laureato in Lettere all’Università Federico II di Napoli, insegna in una scuola primaria.
N. N. Napolinord è il suo primo libro.

Alfredo Giraldi:
è nato a Napoli nel 1972. Attore, burattinaio, pedagogo teatrale e autore dello spettacolo di teatro-narrazione Radio Libertà, è tra i fondatori della compagnia La Carrozza d’Oro.
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