La fine è vicina: quando tutti i nove segni dell’apocalisse imminente si saranno manifestati e il misterioso Jack dei Sotterranei avrà pronunciato i nove miliardi di nomi di Dio, l’inferno rovescerà sulla Terra tutti i suoi orrori. Così è scritto nel profetico Libro delle infezioni fungine, come vi è anche scritto che Harry avrà un ruolo fondamentale nell’annientamento del mondo. Ma Harry non ci sta e insieme al silenzioso e gigantesco Rasputin, tenterà in ogni modo di sfuggire alla predizione.
PARTE I
LA VITA A THOUSAND OAKS
(una gran brutta situazione, geyser di merda, la famigerata House of Scotland, più altra roba strana ma non così strana come nei capitoli successivi)
1
È nella natura dell’Umanità credere nella Fine.
Senza saperlo, abbiamo coltivato il più antico dei Culti per millenni. Quando le leggende mutarono in eludibili verità, ci affidammo alla tecnologia, al freddo raziocinio, al prodotto creato dentro bianchi e asettici laboratori.
Il caso del motel insanguinato non ebbe particolari ripercussioni sull’opinione pubblica. Nel corso della Storia, il genere umano aveva fatto il callo a certe manifestazioni di violenza. Per quanto efferato, atroce o misterioso, un omicidio non era altro che l’ennesima morte.
La Fine aveva sottovalutato l’Umanità.
Gli investigatori trovarono particolarmente bizzarri gli strumenti adagiati sul letto. Gli scienziati, invece, assolutamente impossibili da realizzare. Il materiale era sconosciuto, le forme originali. Sembravano i ferri del mestiere di un medico di un altro pianeta.
Si sbagliavano.
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L’orrore era endogeno: quel pianeta era la Terra.
I Sopravvissuti del precedente Ragnarök si erano accampati nelle fredde e desolate lande antartiche. A stento riuscivano a camminare. La loro precedente visita in superficie risaliva all’anno 1000 a.C. Il successivo Crepuscolo degli Dei avrebbe dato la stura al flusso ancestrale assopito da innumerevoli lustri sotterra. E per queste creature terrificanti, alte due metri e mezzo, alcune perfino tre, prive di intelletto e bramose di uccidere, le Notti di Semprinverno sarebbero diventate un freddo ricordo.
Hel era lontana ormai, proprio come il suo regno sotterraneo.
Uno dei Cavalieri li raggiunse e prospettò loro molti giorni di festa, almeno fino all’arrivo della Fine. Che non era poi così lontana. Ma questo loro non potevano saperlo, e in sella a scheletri alati partirono alla volta delle città.
In prossimità delle periferie, Guerra occultò il loro vero aspetto, con lo scopo di adeguarlo ai canoni dei film horror recenti. Si sparpagliarono fra le luci elettriche e l’Umanità.
Sarebbero stati rinominati Spilungoni dai notiziari.
2
Non dire stupidaggini: sono fermamente convinto di dover cominciare da quel tragico pomeriggio di due anni fa, dalla grottesca notte dell’uomo dalla testa di zucca, dalla diarrea, dai grandi bagordi presso l’House of Scotland e da quel tipo che si scopava le vacche.
Le Pietre Luminose, dici?
Ma no, Cristo Santo, quelle vengono dopo, e non hanno nulla in comune con quel cazzo di mostro. Non in senso figurato, intendo. Voglio dire, ognuno di noi spera che le cose si decifrino da sole, tuttavia a farne le spese sono sempre le nocche.
È un classico, quando c’è di mezzo un Oracolo dei Gelsi.
E al termine della storia, a mo’ di premio, ti porterò in riva al lago a guardare nostro figlio nuotare. Bada però a non stuzzicarlo con le tue smancerie perché (e non voglio più ripetertelo) deve crescere libero e selvaggio sotto il cielo del Mondo con lo sciacquone scassato.
Perché ora che siete tutti morti, ora che le teste del Battista e di René hanno smesso di litigare, ed Hesselius ed Ebe consegnato il regalo, avete il diritto di sapere la verità.
Ve la siete meritata, vacca troia, ed eccola qui, per filo e per segno. E la verità, per citare il primo sacerdote dei Buoni Cristiani Hullan Hollow, esattamente come l’amore e come la morte, ha una sola faccia.
Quella rossa.
Marika Coco
Quando arrivi alla fine di un libro e senti quella strana sensazione di nostalgia nei confronti dei personaggi e della routine serale di star lì a leggerlo, allora è il libro giusto!
Avvincente e complesso al tempo stesso, probabilmente non è un libro per tutti… o forse proprio per questo tutti dovrebbero leggerlo? Continue stramberie e colpi di scena terranno il lettore incollato alle pagine fino a raggiungere (purtroppo) l’ultima.
Assolutamente consigliato!
E poi… mica vorrete perdervi l’opportunità di saperne di più del “mondo con lo sciacquone scassato”?!
Paul D. Dramelay
Finito di leggere la settimana scorsa e ora, a ragion veduta, posso affermare che questo libro…. E’ LA FINE DEL MONDO!
Se amate storie tra il pulp e l’horror, con del sano pessimismo e un pizzico di “kazzima” allora non potete farvi sfuggire il libro di Emilio! Nel mondo con lo sciacquone scassato vi porterà giù per lo scarico che è una bellezza…. ma nessuno potrà tirare l’acqua se non voi!
Laura Bianchi (proprietario verificato)
… Febbraio 2022. E’ vero che il tempo passa velocissimo… ma mi sembra un’eternità!
Dopo il countdown per le copie vendute, ora parte quello per l’uscita del libro! Non vedo l’ora!