«C’è qualcuno?» chiese al vuoto.
«Perché sono qui?» continuò imperterrita, ma non ricevette alcuna risposta.
Le luci si accesero e Alba notò il grande palcoscenico in cui era capitata.
Le tende rosso fuoco alle sue spalle fluttuavano, come agitate di proposito per terrorizzarla.
Il pubblico fischiava e rideva ma Alba, accecata dalle luci, vedeva solo ombre confuse e sfocate.
Si domandò il motivo di quelle risate, ma presto fu tutto più chiaro.
Era completamente nuda.
Le mani erano diventate viola a causa del freddo, i lunghi capelli erano la sua unica protezione.
Cercò di urlare ma le sue labbra emisero soltanto un flebile suono.
In modo così repentino da coglierla di sorpresa apparvero delle maschere intorno a lei, indossate da ombre spettrali.
Danzavano accompagnate da una musica indigena.
Si avvicinavano sempre di più e la musica diventava più forte e insistente.
«Lasciatemi stare!» urlò con tutta la forza che possedeva, ma non servì a farle allontanare.
Una maschera dorata prese possesso del suo viso: eleganti piume crescevano a dismisura coprendole il volto.
Si sentì soffocare e cercò di liberarsene senza risultati. Sbracciava e scalciava come una forsennata, ma la maschera era sempre più pesante, come se stesse attingendo la propria essenza vitale dal respiro di Alba.
Stremata da quella lotta insensata, la ragazza cadde all’indietro, e nell’istante prima dell’impatto capì cosa fosse diventata.
Si alzò di scatto, non sentiva più freddo e non era più umiliata dalla sua nudità.
Alba Rubino non esisteva più.
«Attraversa il lato oscuro! Vieni a ballare con le ombre!» disse con la voce di una bambina.
Le maschere continuavano a danzare, aspettavano il loro turno per impossessarla e rubarle la voce.
Una maschera impreziosita di smeraldi la assalì.
Alba cominciò a essere inebriata da quel potere. Rise, una risata isterica e inumana, poi la sua voce cambiò mostrando solo rancore.
«Traditori!» urlò. «Vi ucciderò, lo giuro!»
Era diventata una donna vendicativa, piena di rabbia e di amarezza, che la follia aveva reso schiava della solitudine.
Le sue frasi diventavano sempre più sconnesse, profumavano di pazzia.
Tutto intorno a lei si sgretolava: le maschere, il pubblico, il pavimento sotto i suoi piedi.
Le luci si spensero e ogni musica o rumore cessò di esistere.
Sentiva solo il suo respiro affannoso e il cuore che pareva uscirle dal petto.
Era stremata.
Si svegliò come ogni mattina in un letto non suo, in una casa non sua, in una vita troppo lineare per definirsi vissuta in pieno.
Era stata prigioniera delle maschere per tutta la vita. Quel sogno non era altro che un riflesso, un frammento del suo passato che cercava di ignorare durante la giornata, ma che di notte tornava per darle la caccia.
Buongiorno un cazzo! pensò.
I raggi flebili che entravano dalla finestra e il piumone caldo che la avvolgeva non la aiutavano nell’intento di alzarsi.
«Ti agitavi nel sonno, che stavi sognando?» Loris la accarezzò, con la speranza di tranquillizzarla da quella brutta avventura.
Quella voce familiare le fece tornare subito il sorriso. Loris era il suo presente e il suo compagno nel grande viaggio del futuro.
«Non mi ricordo.»
Le sue labbra si avvicinarono a quelle di Loris in un sonoro bacio, sperando di sottrarlo alla curiosità. «Il bagno è mio!»
Sgattaiolò fuori dal letto e corse fino alla porta, senza concedergli il diritto di replicare.
«Potresti preparare il caffè?» chiese ad alta voce.
Adorava il caffè, lo considerava il nettare degli dèi e se non toccava a lei prepararlo, pigra com’era, andava ancora meglio.
«Ogni mattina la stessa storia!» Loris sbuffò e infreddolito si diresse in cucina.
Il vapore invadeva tutta la stanza.
L’acqua era bollente ma non le bruciava, troppo occupata a chiedersi se quei sogni che la tormentavano ogni notte non fossero essi stessi la chiave per risolvere l’enigma di cinque anni prima.
Chi era l’Ombra che la perseguitava? Perché voleva a ogni costo diventare il suo incubo peggiore?
Rossana Pasian (proprietario verificato)
Un thriller fatto bene è quello che ti tiene incollato alla pagina. Ho finito “Nuda nell’ombra” in un giorno. È un libro che ti fa venir voglia di arrivare in fondo per scoprire la verità. E la verità è un colpo di scena!
Filippo Barbanti (proprietario verificato)
Di questi tempi è piuttosto difficile rimanere colpiti, per l’originalità, da un thriller, essendo le trame trite e ritrite, in cui l’unico impegno degli autori è quello di mascherare con i propri trucchi il lavoro che hanno fatto altri.
Questa è proprio l’idea che l’autrice (abilmente) dà del proprio romanzo fino alla fine; il fatto che sia un thriller scorrevole, emozionante e molto ben scritto, ma che sa di già visto. Ecco, quest’ultimo punto è una mera illusione, perchè un colpo di scena, nell’ultimo atto della trama, riordina tutti i pezzi di un puzzle che credevamo raffigurasse una cosa e che invece, contro ogni aspettativa, rappresenta tutt’altro. Per cui lasciatemi dire che Alisea ha centrato il bersaglio… ha centrato quello che dovrebbe essere un thriller originale.
Unica nota dolente, il fatto che si percepisca pesantemente una certa (forse voluta) unilateralità del male. L’autrice da al male un sesso, ossia quello maschile… tutti i personaggi malvagi sono maschi e sebbene ci siano anche personaggi femminili negativi, le azioni di queste ultime sono sempre manipolate da un uomo o comunque la diretta conseguenza delle azioni di un maschio. Per il resto davvero complimenti!
4/5
Diego Crozzolin (proprietario verificato)
Un thriller molto avvincente. L’autrice gestisce molto bene la relazione tra il passato e il presente di Alba. Nella seconda parte del romanzo, il ritmo accelera e diventa sempre più incalzante. La storia giunge ad un finale che non mi sarei mai aspettato, eppure gli indizi sono ben presenti all’interno dei vari flashback. Complimenti Alisea, hai saputo coinvolgermi fino all’ultima riga.
Alessandro Perriello (proprietario verificato)
Nuda Nell’Ombra ti aggancia dalla prima pagina e in una escalation mai scontata ti trascina in una storia assolutamente verosimile, ben scritta, vincente. Sembra un fatto di cronaca e ti fa riflettere per la sua assoluta attualità. Attuale, per niente scontato, un ottimo Thriller psicologico che ci fa riflettere su cosa una donna sia disposta a fare per ricominciare a vivere mentre il passato ti insegue, appunto, come un’ombra. Complimenti Alisea!
Pamela Nardini e Federica Innocenti (proprietario verificato)
Mi ha catturata dalle prime pagine, non riuscendo a staccarmi dalla lettura. Ottimo thriller, scritto benissimo. Riesce a incuriosire pagina dopo pagina e catapultando il lettore nella storia rende i personaggi e le situazioni così vivide da riuscire a immaginarle come se si stesse assistendo a un film. Il bello è che non s’intuisce mai il colpevole, che si aggira davvero come un’ombra in tutto il libro. Uno dei thriller più coinvolgenti che abbia letto. Brava Alisea, hai scelto un genere difficile e lo hai magistralmente compiuto.
marco meneghello (proprietario verificato)
Ho trovato una trama attuale, molto molto verosimile ed intrigante, ma la cosa più bella e’ la sensazione che emerge durante la lettura: molti libri ti catapultano in contesti lontani o comunque fittizi o chiaramente costruiti; Alisea e’ stata bravissima a rendere il suo romanzo come una storia di cui potresti parlare con un amico e che un amico potrebbe raccontarti: attuale, avvincente e scorrevolissima ma assolutamente mai banale o scontata!!!
Andrea Bratelli (proprietario verificato)
Bellissimo romanzo thiller/psicologico, in cui una ragazza, Alba, è stata vittima di stalkeraggio, ma che nessuno ne sapeva niente.
La narrazione è stata impostata molto bene e, anche se il tema trattato era molto delicato, le varie vicende mi sono molto piaciute, tenendomi con il fiato sospeso fino alla fine, come nel caso del colpo di scena che c’è stato ad un certo punto: mi ha spiazzato! Brava e complimenti ad Alisea!