Un giovane marchese, scappato di casa a 16 anni per vivere la vita in modo ribelle e libero, si risveglia nella suite di un hotel in fiamme senza ricordare come vi fosse arrivato. Da qui comincia il suo viaggio tra i diversi piani del palazzo, scendendo sempre più nella propria memoria in una analisi della sua vita e nei ricordi che gli faranno scoprire perché è lì e molto altro.
Perché ho scritto questo libro?
Questo libro rappresenta una fuga dalla quotidianità lavorativa, un mix di interessi e passioni che si uniscono in modo naturale creando una trama. Quando ho scritto questo libro ho scritto qualcosa che mi sarebbe piaciuto leggere, un tipo di trama che mi avrebbe soddisfatto, delle cadenze simili a telefilm che mi hanno appassionato e un confluire di citazioni e riferimenti che ho studiato al fine di incastrarle in questo composto di letteratura, cinema, idee e passione.
ANTEPRIMA NON EDITATA
Prologo
Ecco qui, questa è probabilmente la fine della mia vita. Mi sono appena svegliato in un luogo avvolto dalle fiamme. Urla strazianti echeggiano nella stanza, mentre qualcuno ride istericamente in lontananza. Forse è la follia che mi attanaglia, o forse non riesco a comprendere l’orrore che mi circonda.
Guardo intorno con occhi terrorizzati. Non ho ferite visibili e riesco a muovermi, ma il fuoco danza minaccioso ovunque. Tre figure umane si agitano freneticamente nella stanza, senza apparente direzione o scopo, come condannate a vagare in un inferno senza via di fuga. La disperazione cresce mentre cerco di capire come sono finito in questo incubo.
All’improvviso, il mio sguardo cade su una porta bianca in fondo alla stanza. Un lampo di speranza mi attraversa la mente. Non so dove conduca, né perché sia lì, ma un’irresistibile forza mi spinge verso di essa. Forse è solo un’illusione, un miraggio creato dalla mia mente in preda al panico, ma rappresenta l’unica possibilità di salvezza.
Con un coraggio che non sapevo di possedere, mi alzo e corro verso la porta. La risata folle risuona ancora alle mie spalle, ma ormai non ha più potere su di me. Il mio unico obiettivo è sopravvivere. Se un pazzo vuole ridere mentre brucia vivo, è un problema mio?
Spalanco la porta e mi ritrovo di fronte a una scalinata. La porta tagliafuoco mi ha salvato,o almeno così spero. Un barlume di sollievo illumina il mio volto mentre mi avventuro verso l’ignoto, sperando che questa scala mi conduca lontano da quell’inferno di fuoco e disperazione
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