Capitolo uno
Dai al cliente ciò che vuole
La città di Venezia è, come al solito, un intricato vociare di lingue diverse in quella mattinata che vede la primavera colorare il grigio inverno.
Dalla finestra del suo studio, Petra osserva i turisti incrociarsi in Campo San Bortolomio, quasi tutti finiscono per alzare gli occhi e osservare incuriositi la statua di Carlo Goldoni posta al centro. Sorride nel vederli chinarsi a leggere la targa e si chiede quanti di loro lo cercheranno su Wikipedia e finiranno poi per visitare la sua casa in Palazzo Centanni a San Polo. Con un sorriso increspato sulle labbra, Petra si siede alla scrivania e torna a lavorare, in attesa di ricevere il signor Navarro.
Blu, suo zio e proprietario dell’agenzia, è ancora a Istanbul e le ha chiesto di ricevere il nuovo cliente: Asier Navarro, stilista spagnolo che crea meravigliosi abiti da sposa, che vorrebbe una specifica location per la sua prossima sfilata di moda e per il set fotografico del catalogo.
Per ottenerla desidera ingaggiare loro.
Sta leggendo il messaggio di suo zio quando il telefono dell’ufficio suona: è Luisa, l’assistente, che la informa dell’arrivo del signor Navarro. Poco dopo, un affascinante uomo, con profondi occhi scuri, capelli neri e abbigliamento estroso, varca la porta dell’ufficio e le sorride.
«Che incanto conoscerla. Lei è Blu? Insolito nome per una donna!»
Petra cerca di non ridere. L’uomo parla un buon italiano ma il suo accento spagnolo le ricorda la pubblicità con Banderas e la gallina Rosita.
«Blu è mio zio, si scusa ma è rimasto bloccato a Istanbul. Io sono Petra Spello, il suo braccio destro. Prego, si accomodi e mi spieghi perché ha bisogno di noi.»
L’uomo si accomoda sulla accogliente poltrona.
«Ho creato una collezione muy hermosa y sensual… Scusi ogni tanto parlo in spagnolo!»
Lei gli sorride.
«Stia tranquillo, se non capisco le chiedo di ripetere nella mia lingua.»
Lui sorride a sua volta.
«Come dicevo, ho creato questa bellissima collezione di abiti da sposa, ispirati all’abbigliamento di fine Ottocento, e volevo un luogo magico per la presentazione. Credevo fosse impossibile da individuare ma, poi, il mio assistente è andato a trovare i genitori in Scozia. Lui è di Skye, un’isola; la conosce?»
Petra scuote il capo.
«È un luogo fuori dal tempo, tutto distese verdi e viola di muschio ed erica. I genitori del mio assistente lavorano per questo duca, nella dimora di famiglia, e quella magione è il luogo ideale per valorizzare le mie creazioni; è su una scogliera, a picco sul mare, e tra maggio e giugno la bassa pressione circonda la valle di nuvole facendola sembrare sospesa su di esse.»
Petra lo guarda e inclina il viso per pensare.
«Suggestivo. Ma perché ha bisogno di noi se il suo assistente ha un contatto diretto con la proprietà?»
Navarro sbuffa e gioca con il suo ciuffo di capelli.
«Mi sono precipitato lì ma il proprietario, questo Clyde McCabe, il duca, è un uomo insopportabile, bellissimo quanto fastidioso, e non ha voluto ascoltare la mia proposta.»
Petra alza un sopracciglio.
Continua a leggere«Cosa le fa pensare che noi potremmo riuscire?»
Lui alza le spalle.
«Be’, siete i migliori nel vostro campo e se quell’uomo vuole rassicurazioni su ciò che voglio fare nella sua proprietà, voi potete fornirle. La prego, accetti l’incarico! Non c’è altro luogo che possa dare anima alle mie creazioni.»
Petra soppesa la richiesta ed espone la sua valutazione.
«Allora, Signor Navarro, noi possiamo acconsentire ma potremmo non riuscire a ottenere la location e il solo provarci comporterà dei costi da sostenere in ogni caso, anche se l’acquisizione non andrà a buon fine.
«Quindi, ammesso che l’incarico sia accettato, dovremo recarci in Scozia, a Skye, per trattare con il duca; le spese faranno parte del fondo anticipi da versare alla firma del contratto.»
«Non è un problema. Ne discuta con suo zio, preparate il contratto e indicatemi l’importo del fondo spese e le coordinate bancarie per il bonifico. Io devo poter fare la mia sfilata in quel luogo; solo il suo nome ispira magia!»
Petra lo guarda incuriosita.
«Vuole dirmi che questo posto, questo castello, ha un nome tutto suo?»
Navarro sorride e i suoi occhi diventano come ardesia liquida.
«Oh, mi querida, la dimora del duca, dalla sua origine, è sempre stata chiamata Neamh nan neul.»
«Neamh nan neul… sembra uno scioglilingua!»
Lui si china sulla scrivania come per doverle sussurrare un segreto.
«È gaelico, significa “paradiso delle nuvole”; se mai si troverà al castello quando viene avvolto dalle nuvole, potrà capirne la ragione! La leggenda narra che il terreno fosse delle fate e che la loro regina, innamorata del primo McCabe giunto a Skye, glielo abbia donato in pegno d’amore. Un amore impossibile, il loro; lei era una fata e lui un mortale, ma ancora oggi gli abitanti dell’isola credono che i discendenti, tuttora in vita, abbiano sangue fatato nelle vene.»
Petra sorride.
«Io ricordo di fate che rapiscono bambini umani dalle culle ma non ho memoria di racconti in cui una fata abbia partorito il figlio di un mortale.»
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Emanuela Guarini (proprietario verificato)
Avevo letto questa storia su un’app e quando Sarah ha annunciato che sarebbe potuta diventare un romanzo non ho esitato a ordinarlo. Con la sua storia sono stata trasportata non solo in luoghi della Scozia che ho amato, ma anche in un mondo fatto di leggende e tradizioni. Un racconto ben scritto e con un bell’intreccio ricco di colpi di scena. Assolutamente consigliato!
Luisa Perfetti
Ho avuto modo di leggere questo racconto e ne sono rimasta affascinata tanto da decidere di pre ordinare la mia copia cartacea per poterlo rileggere quando voglio…. è scritto benissimo e la storia è molto affascinante, così come i personaggi presentati da Sarah…..lettura consigliatissima
Aurora Maffeo (proprietario verificato)
Quando immagini una favola, in un posto da mille e una notte, con personaggi carismatici, colpi di scena, intrighi, tradizioni, amore, avventura…ecco solo un assaggio di quello che vi aspetta leggendo questo racconto. Io ho avuto la fortuna di leggerlo in tempi non sospetti e quando Sarah ha comunicato di questa possibilità non potevo esimermi dal comprarlo, con la speranza di immergermi tra le pagine di questa bellissima storia. Consiglio anche a voi di comprarlo, vi tufferete in un’altra dimensione.
Domenica Zappalà (proprietario verificato)
Ho avuto la fortuna e il grande piacere di leggere questo racconto e appena saputo del libro.. come non comprarlo?
Sarah è una brava scrittrice. Riesce a trasmettere sensazioni, emozioni in modo intenso. in questo libro, ho riso, pianto, ho provato tensione e timori e gioie riuscendo a sentire le vari emozioni di tutti i personaggi. Luoghi da fiaba, luoghi fatati e una storia magica e bellissima .. innamorarsi di loro, o ammirarli per il loro modo di essere.. bhe è facile e inevitabile. … Vi consiglio di tuffarvi in questo luogo favoloso e fare la conoscenza di Petra, dell’affascinante duca (che ancora mi fa sospirare) e di tutti gli altri…