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Racconti dall’Accademia di arti magiche e oscure di Venezia

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Venezia è una città unica e… magica! È qui che sorge l’Accademia di arti magiche e oscure, un castello medievale invisibile agli occhi dei non magici, dove giovani maghi e streghe studiano per affinare le proprie abilità. 

Tre racconti, tre storie diverse, ma un comune denominatore: l’amicizia, la magia più forte di tutte, che rafforza, unisce e aiuta nei momenti difficili… perché anche i maghi hanno delle belle gatte da pelare tra amori complicati, stregoni senza scrupoli e libri maledetti!

PREAMBOLO

L’Accademia di arti magiche e oscure di Venezia è un istituto scolastico del tutto particolare: costruita sull’isola a cui dà il nome, nella fantastica laguna veneziana, venne fondata all’inizio del XVI secolo dal mago trentino Paternoster, dopo essere fuggito con la figlia Matilde all’Inquisizione, che aveva come unico obiettivo, specie in quegli anni, di perseguire e giustiziare maghi e streghe. 

All’inizio, la struttura venne edificata dal grande mago, con lo scopo di tenere al sicuro i propri simili fuggiti all’Inquisizione, ma con l’aumentare delle famiglie che cercavano riparo sull’isola, si decise di istituire al suo interno anche una scuola. Con il passare del tempo e l’avvento dell’era moderna, le persecuzioni cessarono e l’isola dell’Accademia, fino a quel momento chiamata Isola del Bocciolo, si spopolò: la grande struttura principale, le sale, il giardino, le cucine e i dormitori vennero così adibiti unicamente a collegio, secondo il volere dei discendenti del mago fondatore. Dal XVIII secolo entrò così a far parte delle istituzioni scolastiche del mondo magico a tutti gli effetti e molti professori illustri vi presero a lavorare. 

L’Accademia si può raggiungere solo tramite il traghetto 47bis: lo si trova all’imbarcadero nascosto, nei pressi della stazione ferroviaria di Santa Lucia e lo possono prendere solo gli studenti, i professori, i maghi e le creature invitate dal preside.

L’isola è ben nascosta agli occhi dei non magici, grazie a un incantesimo molto potente che occulta alla vista la struttura: qualsiasi non magico che passi nelle vicinanze dell’isola viene, senza che se accorga, deviato nel viaggio. 

Prima della costruzione dell’Accademia, quel luogo non era altro che un isolotto disabitato, anche se ben presente sulle carte nautiche e ben radicato nei ricordi della gente del tempo. Per questo motivo si ritenne necessario cancellarlo dalla memoria e occultarlo alla vista di chiunque fosse di passaggio da quelle parti. 

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La storia dell’Accademia 

Gli eredi del mago fondatore Paternoster sono sempre stati presenti in Accademia, fin dal giorno della sua inaugurazione. Alcuni di loro ricoprirono e ricoprono la posizione di preside, mentre molti sono stati insegnanti di ottimo livello. Vista la grande tradizione alchemica del fondatore, si volle dividere le classi di appartenenza degli studenti in quattro case. 

Ma a chi toccò il compito di scegliere dove posizionarli secondo le loro capacità? La decisione venne affidata a un pentolone magico, un oggetto eterno che nei secoli avrebbe perpetuato il suo compito con imparzialità.

Al suo interno veniva preparata una speciale miscela che gli consentiva di assorbire le inclinazioni e leggere nella mente e nel cuore degli studenti che vi inserivano la mano: in tal modo si faceva carico di smistare i giovani maghi, secondo i criteri decisi dai fondatori, ovvero secondo le loro peculiarità magiche e il loro carattere. Durante la cerimonia, ogni nuovo studente inseriva la mano destra e attendeva che dal pentolone uscisse la luce corrispondente alla casa di appartenenza.

Nella mano sinistra, contemporaneamente, si materializzava un anello dello stesso colore…

 

Le quattro case 

Casa del Lupo Grigio: onesti, coraggiosi e generosi. 

Casa del Cigno Bianco: intelligenti, brillanti, curiosi e sinceri. 

Casa del Delfino Blu: cortesi, pazienti, portati per il duro lavoro. 

Casa del Gatto Nero: determinati, astuti, ambiziosi. 

All’interno dell’Accademia, oltre a studenti, professori e al preside, vivono alcune creature magiche e altre non magiche. 

Tra queste, vi sono i buttaini, piccoli esseri dalle sembianze umane, con il viso tondo e bianco. Grandi lavoratori, ricoprono varie mansioni, dalle cucine alle pulizie, dal giardinaggio alla manutenzione. Delle creature magiche invece ne parleremo nei racconti successivi. 

 

Orari

L’Accademia ha una durata di sette anni. Si inizia a frequentarla compiuti gli undici anni e il primo giorno di scuola è il 21 settembre, mentre l’ultimo il 20 giugno. La settimana va dal lunedì al venerdì e trascorre in questo modo: 

6:00-8:00 colazione; 

8:00-12:40 lezioni di un’ora ciascuna, intervallate da dieci minuti di pausa l’una dall’altra; 

12:00-14:00 pranzo e tempo libero; 

14:00-18:40 lezioni e sport; 

19:00 cena; 

23:00 tutti nei propri appartamenti.

 

Il complesso scolastico

L’Accademia appare all’occhio magico come un antico castello medioevale, contornato da mura di cinta alte e impervie, ai cui angoli si ergono masti forti e imponenti. 

Nei piani superiori di questi torrioni a pianta rotonda sono posizionate le stanze degli studenti, mentre al piano terra le sale comuni di ciascuna casa. Nei piani centrali di ogni mastio, invece, sono situate le stanze dei professori. Al pian terreno e lungo la cinta muraria dell’Accademia vi sono le aule. 

All’esterno, invece, si trovano le scuderie per i marequis e l’isoletta adibita alle lezioni di Erbologia. Sotto il livello del mare, perpendicolari ai masti, furono costruite, secoli fa, le cucine, l’aula di studio del mare, l’infermeria e la biblioteca… tutte queste stanze hanno pareti di vetro e hanno una bellissima vista sul mondo sottomarino. Nel giardino dell’Accademia si trova una serra dove vivono piante e creature magiche e, al suo centro, un albero di mele. 

E, sotto alla serra, l’entrata all’Accademia con l’imbarcadero del 47bis. 

2022-01-21

Aggiornamento

Grazie a tutti coloro che hanno gia' acquistato in crowfunding il mio libro.. siamo a buon punto .. speriamo di poter continuare così... l'attesa per l'uscita non è vicinissima quindi vi chiedo di pazientare ancora un pochino. Che la magia sia sempre con Voi. Matteo Paoli

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Matteo Paoli
È nato a Levico Terme (TN) nel 1977. Dopo aver viaggiato dalla Sicilia all’Inghilterra per lavoro, inizia a gestire l’hotel di famiglia. Le persone che ha incontrato nel corso della sua vita e le figlie, Matilde e Vittoria, hanno ispirato i due volumi dei “Racconti dall’Accademia di arti magiche e oscure di Venezia”.
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