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Risveglio

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Matt e Awa non si conoscono. Lui è il giovane fotografo ufficiale della Casa Bianca, lei un’indigena della foresta amazzonica. Migliaia di chilometri li separano, ma condividono lo stesso destino da cui dipende il futuro dell’umanità. Perché quando la negligenza degli esseri umani nei confronti del pianeta spezza il Sigillo che teneva imprigionato nel sottosuolo un antico male, i due scoprono di essere i discendenti delle stirpi reali degli uomini che in epoche dimenticate governavano la Terra. All’emergere dell’esercito dell’Ombra dalle voragini aperte in tutto il mondo da terremoti devastanti, Matt e Awa entrano in contatto con il popolo degli elfi, risvegliatosi da un sonno millenario per far fronte alla minaccia. Col loro aiuto dovranno attivare i poteri legati alla loro discendenza e risvegliare il regno dei nani.

Solo unite, le tre razze della Luce – elfi, uomini e nani – potranno respingere ancora una volta il Male Oscuro. Ma la bramosia dei potenti del mondo alimenta il nemico e l’esito della guerra si fa sempre più incerto.

1. Terremoto

Manhattan, 22 aprile 2024

Era un appartamento fantastico. Dal quindicesimo piano del palazzo all’incrocio tra la Columbus Avenue e la Cinquantottesima strada di Manhattan, si godeva di una vista magnifica. L’edificio era proprio a un passo da Central Park, il luogo dove si sarebbe tenuta una delle tappe più importanti della campagna elettorale del presidente Carter. Un appartamento che Matthew Pride non si sarebbe mai potuto permettere, se non fosse stato il fotografo ufficiale della Casa Bianca.

Quella mattina Matt aprì gli occhi alle otto in punto. Era un giorno importante anche per lui, ma non voleva farsi mancare la sua solita colazione. Lo schermo dello smartphone gli ricordava inesorabilmente che aveva ancora troppe notifiche da controllare. Ma in quel momento era decisamente più attratto dal design moderno dell’appartamento e dallo skyline di Manhattan. L’organizzazione non aveva badato a spese.

Dopo essersi stiracchiato sotto le coperte, decise che era davvero arrivato il momento di alzarsi. Alle undici doveva essere pronto ai piedi del palco allestito nel cuore dell’isola. Non gli era concesso neanche un solo minuto di ritardo, ma era sempre stato puntuale agli appuntamenti di lavoro. Quel giorno però sapeva di non poter assolutamente commettere errori.

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Dopo essersi preparato, si diresse verso la porta. Prese lo zaino con tutto l’occorrente: corpo macchina, obiettivi, batterie di scorta, treppiede e un filtro UV in caso di cielo troppo terso. Si guardò da vicino nella grande parete a specchio dell’atrio per essere sicuro di non essere né troppo formale né troppo casual. La classica camicia bianca con i jeans e un paio di sneakers potevano funzionare.

Chiusa la porta assicurandosi di aver dato almeno due mandate, prese l’ascensore consultando le recensioni dei caffè della zona. Fu attratto dalla foto del menù di un locale che offriva una tipica colazione americana: frutta di stagione, uova, omelette, pancake, farina d’avena e granola. Pensò che era tutto perfetto quella mattina, anche per un fotografo. Solo il pessimo odore dei gas di scarico delle auto stava urtando la sua serenità.

Raggiunse il locale velocemente ed ebbe anche il tempo per leggere l’edizione del lunedì del Times. La foto del presidente John Carter occupava metà della prima pagina dell’uscita del 22 aprile del quotidiano. La seconda metà presentava solo notizie di guerra e tutta una serie di report in occasione della Giornata della Terra. La maggior parte dei quali sottolineava gli impegni presi da aziende e istituzioni per l’ambiente, nonostante i piani di decarbonizzazione fossero ancora in drammatico ritardo.

Finita la colazione, Matt ripose con cura il giornale accanto al piattino ormai vuoto e si pulì le mani con il tovagliolo di carta. Dopo aver pagato e ringraziato la cameriera con un rapido cenno, si alzò e uscì dal locale. Una ventata d’aria fresca, ancora intrisa di un lieve odore di asfalto bagnato dalla pulizia mattutina, lo accolse mentre la porta si chiudeva alle sue spalle. Si aggiustò la tracolla dello zaino e riprese a camminare con passo deciso lungo le strade di Manhattan, immerso nella frenesia della città. Il rumore dei clacson e il brusio dei passanti erano ormai un sottofondo familiare mentre si dirigeva verso il palco allestito al centro del parco, pronto a catturare con la sua fotocamera ogni dettaglio del discorso del presidente.

Matt amava scattare fotografie, e ne aveva fatto il suo lavoro. Ma sopra a ogni altra cosa c’era la sua grande passione per la storia. Non smetteva mai di scavare tra le pieghe del passato, leggendo e navigando online tra le pubblicazioni degli esperti. Cercava qualcosa di cui nemmeno lui conosceva il nome o il luogo, ma non poteva farne a meno. Essere sempre così vicino al presidente lo stimolava molto, anche a essere sempre informato su quello che stava accadendo nel mondo.

Quella di Matt non era mai stata una vita ordinaria. Il suo lavoro lo aveva abituato a non avere orari da ufficio, a frequenti cambi di programma e a viaggi quasi senza preavviso. Aveva da poco compiuto ventiquattro anni, ma era già diventato bravo nel creare delle ancore, dove e come poteva. Sapeva bene che chi svolgeva il suo mestiere doveva saper gestire al meglio la propria agenda. Essere resiliente, come diceva il presidente. All’inizio non era stato facile per uno come lui, ma poi era diventato il suo personalissimo segreto del successo.

Ma anche avere una buona app per il meteo era fondamentale per un fotografo. Quel giorno sarebbe stato un bel pasticcio in caso di pioggia. I posti dei fotografi davanti al palco erano stati assegnati dall’organizzazione prima dell’evento, ma nessuno li rispettava. Spesso bisognava sgomitare per trovare la giusta postazione e la pioggia avrebbe complicato tutto.

Anche se il sole splendeva alto nel cielo, tutti si stavano sempre di più abituando agli imprevisti meteorologici. Fortunatamente, Matt ebbe ulteriore conforto dall’app del suo smartphone che non presentava alcuna nuvola a minacciare la giornata.

Un istante prima di bloccare lo schermo, una notifica dalle flash news catturò inaspettatamente la sua attenzione: “Amazzonia: violenta scossa di terremoto scuote chilometri di foresta in Brasile”.

Da quando il Brasile è zona sismica? si chiese stupito. Era proprio sicuro che quella fosse una delle poche aree al mondo esenti almeno da questo tipo di catastrofi naturali. Spesso aveva anche fantasticato sul poter mettere a fuoco l’obiettivo in quelle foreste così ricche di tradizioni e storia. Avrebbe voluto esplorare il Polmone del Mondo da freelance, libero di scattare fotografie senza alcuna commissione. Ma lavorare con il presidente gli offriva comunque molte altre opportunità, oltre a una paga fissa che gli consentiva di vivere. Sperava comunque che John Carter prima o poi sarebbe volato in Brasile per questioni diplomatiche. Per lui sarebbe stato un bel colpo doverlo accompagnare lì.

La curiosità lo spinse ad aprire quella notifica per leggere tutta la notizia, aveva abbondantemente il tempo per farlo. Poche righe descrivevano la potenza della scossa e poi seguivano delle fotografie scattate dall’alto. Quello che era successo era qualcosa di incredibile. Aree enormi di foresta erano state completamente abbattute dalla forza devastante del terremoto. Non aveva mai visto nulla di simile, quantomeno di quella portata e vastità. Quello che Matt stava leggendo sembrava non essere la solita notizia gonfiata dalla stampa in modo eccezionale per acchiappare qualche click in più, era tutto reale e preoccupante. Decisamente non gli era nemmeno passato per la testa che si trattasse di qualche fake news. Le sole immagini rendevano inutili le parole.

Gli venne istintivo cercare altre informazioni con i motori di ricerca. Chi ama la storia sa bene quanto sia sempre importante consultare diverse fonti. Ma tutte le testate battevano gli stessi titoli e pubblicavano le stesse immagini. Per approfondire ulteriormente, gli sarebbe servito l’abbonamento a una delle testate online che stava consultando.

Magari il presidente dopo la conferenza saprà dirmi di più sul terremoto, considerò mentre stava ancora camminando verso Central Park. Quasi sempre, dopo gli eventi più importanti, lui e Matt si prendevano del tempo per controllare gli scatti e decidere quali inviare all’agenzia di comunicazione che postava sui canali social ufficiali della Casa Bianca. Buffo forse, ma si era deciso che l’acronimo di President of The United States, POTUS, doveva essere il nome dell’account Instagram presidenziale.

2024-12-12

Aggiornamento

Ci tengo a ringraziare di cuore ciascuno di voi, che avete permesso al mio romanzo di raggiungere l'overgoal nella fase di prevendita. Questo traguardo non sarebbe stato possibile senza il vostro incredibile supporto.

Giacomo
2024-11-26

Penna di Corvo

Un grazie enorme a Penna di Corvo per l'articolo che potete leggere qui: https://www.pennadicorvo.it/risveglio-lesordio-di-giacomo-beretta-alla-scrittura/ Grazie di cuore!
2024-10-27

IlSaronno

Desidero ringraziare la redazione de IlSaronno per l’attenzione dedicata al mio lavoro e per il bellissimo articolo pubblicato. https://ilsaronno.it/2024/10/27/guerre-elfi-e-lamore-per-lambiente-il-nuovo-libro-del-solarese-giacomo-beretta/ Grazie ancora per il vostro impegno nel promuovere la cultura e la letteratura del nostro territorio!
2024-10-22

Aggiornamento

Grazie di cuore! Sono felicissimo di annunciare che abbiamo raggiunto il primo traguardo: 200 copie vendute! Questo successo è il risultato del vostro incredibile sostegno, dei vostri contributi e dei bellissimi messaggi di incoraggiamento che mi avete inviato. Le vostre parole e il vostro entusiasmo mi danno una spinta in più per continuare su questa strada. Ma il viaggio non è ancora finito! Ci sono ancora due obiettivi da raggiungere e ogni singolo passaparola può fare la differenza. Vi invito a condividere il progetto con chiunque possa essere interessato: amici, familiari o colleghi, affinché possiamo crescere insieme! Grazie ancora per il vostro supporto continuo, e non vedo l'ora di farvi scoprire tutto ciò che ancora deve arrivare. A presto!

Commenti

  1. (proprietario verificato)

    Il progetto mi incuriosice molto e quello che ho letto fin qui non fa che alzare le mie aspettative!
    Complimenti davvero.

  2. (proprietario verificato)

    Ho letto l’anteprima e mi ha incuriosito tantissimo. L’idea di unire fantasy a qualcosa di così moderno e attuale mi ha catturato fin da subito. Non vedo l’ora di scoprire dove ci poterà questa avventura!

  3. (proprietario verificato)

    Ho letto l’anteprima ed è super interessante, un mix insolito quanto avvincente!
    Non vedo l’ora che esca il libro!! Complimenti Giacomo!

  4. (proprietario verificato)

    Sto già aspettando il prossimo

  5. (proprietario verificato)

    È il genere di storia che piace a me… ho letto l’anteprima e ora non vedo l’ora di leggere tutto il libro!!!

  6. (proprietario verificato)

    Dopo aver letto l’anteprima non vedo l’ora di avere il libro completo fra le mani per scoprire come la storia si svilupperá! Hype ai massimi e primi complimenti al neo autore!

  7. (proprietario verificato)

    Spero che il sia il primo di una lunga serie.

  8. (proprietario verificato)

    Si vede già che questo libro è il frutto di un lavoro lungo, pensato e molto complesso! Sono curiosissima di vedere come la storia e i personaggi si evolveranno, non vedo l’ora di leggerlo!! Complimentii

  9. (proprietario verificato)

    Ho letto l’anteprima e devo dire che mi ha davvero colpito! I personaggi sembrano avere un grande potenziale, e già dalle prime pagine si percepisce la profondità del mondo che hai creato. L’intreccio tra magia e la lotta per il pianeta è avvincente, e non vedo l’ora di scoprire come la storia si evolverà. Sono certo che il messaggio importante che vuoi trasmettere troverà la sua piena forza nella versione completa. Continua così, l’attesa per il libro è già tanta e sono sicuro che saprà emozionare e far riflettere!

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Giacomo Beretta
Nato nel 1985 a Saronno, vive con la famiglia a Solaro, in provincia di Milano. Opera nel settore tessile-moda, occupandosi di acquisti, sostenibilità della filiera e innovazione. Nel 2018 ha fondato NerdPool.it, portale e community dedicati all’intrattenimento, alla letteratura e al fumetto.
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