PARTE 1
PIETRO
Sono nato il tredici marzo del 1969.
Perdonami, forse è una frase insolita con cui iniziare una lettera, ma non ho mai scritto nulla di così importante prima d’ora. È complicato mettere insieme le parole, dare forma a tutto quello che ho in testa, ma cercherò di non perdermi e di sfruttare questo tempo prezioso che mi è stato concesso.
Sono nato sotto il segno dei Pesci e non lo scrivo perché creda particolarmente nell’oroscopo – per la verità non ci capisco un tubo – mi piace dirlo perché mi ricorda subito il ritornello della canzone di Venditti, Sotto il segno dei Pesci, che fa: “Ma tutto quello che voglio, pensavo, è solamente amore e unità per noi, che meritiamo un’altra vita, più giusta e libera se vuoi. Nata sotto il segno, nata sotto il segno dei Pesci”.
È un pretesto per poter cantare questa strofa che mi piace tanto e che con il tempo ho capito di amare perché mi ricorda la mia vita e quella possibilità di rivalsa che ancora sto cercando.
Sono un uomo qualunque, con pregi e difetti, e temo che dietro a questi ultimi ci sia anche di peggio.
Non ho mai avuto, di certo, l’ambizione di cambiare il mondo, ho sempre badato a me malamente, pensato in piccolo, senza guardare più di tanto al di là del mio naso.
Ciò che più mi piace di me stesso è che sono divertente. Possiedo la grande capacità di far ridere le persone. Se fossi stato più audace, avrei anche potuto provare a fare il comico. Mi piace pensare che sarei potuto salire su un palco per far ridere un pubblico venuto apposta per un mio spettacolo di venerdì sera.
Ci sono altre cose che mi piacciono di me: come i miei occhi grandi, che mi ricordano i tuoi, le mie labbra così simili alle tue, e il tatuaggio sulla mia spalla destra, quello con la tua iniziale. Poi ci sono i ricordi che ci legano, che sono la parte della mia vita che mi piace di più: il nostro viaggio a San Benedetto del Tronto nel 2005, il giorno del tuo sesto compleanno, la prima volta che ti ho coperta con tua madre per un’uscita di nascosto con i tuoi amici, le nostre complici risate… Io sono in tutti questi piccoli frammenti di tempo. Passo da un ricordo all’altro in cerca di un posto che mi accolga e so che quel posto sei tu.
È troppo tardi per scriverti questa lettera, però voglio provarci lo stesso perché alcune cose sono impossibili da dimenticare e so per certo che a una storia da leggere non riesci proprio a rinunciare. È per questo che ho deciso di raccontarti tutto, perché so che leggerai e che non lo farai per me, ma per te stessa, per rispetto verso le tue passioni. E questa è l’unica cosa che conta.
A me interessa soltanto che tu sappia, che le mie parole ti arrivino, che escano da questi fogli e ti raggiungano.
Ho impiegato praticamente un’ora a scrivere questa pagina. Le mani mi tremano e faccio continuamente errori, cancello, creo buchi neri sul foglio.
Avrei voluto che fosse tutto perfetto, che la pagina si presentasse candida ai tuoi occhi, che vedessi solo carta e parole. Poi, però, mi sono ricordato che ho un tantino di più da farmi perdonare di un foglio scarabocchiato e quindi ora vado a mano libera, quello che deve uscire, uscirà. Ti prometto che, d’ora in poi, scriverò e basta.
E allora ricomincio.
Ciao, piccolina mia.
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Rosanna Zampierollo (proprietario verificato)
Carissima
ti auguro di continuare a scrivere perché lo fai veramente bene.
Ho letto la bozza del tuo libro in circa tre ore.
Non sono riuscita a staccare gli occhi dal libro.
Sei pure riuscita a farmi commuovere.
Questo padre e questa figlia che si amano ma che non riescono a dirselo se non dopo tanti anni racconta un dolore profondo visto da ambedue le parti.
Questo, a mio parere, è segno di una grande maturità.
Una donna che non ha mai trovato l’amore vero e un’altra pronta a dare il suo amore a un uomo del quale conosce davvero poco ma che nonostante tutto riesce ad aiutare nel suo intento di ricongiungersi con sua figlia.
È una storia piena di dolore ma anche di tanto amore.
Ti auguro di realizzare i tuoi sogni.
E non vedo l’ora di leggere altri tuoi libri.
Un abbraccio e un grosso in bocca al lupo
Ornella Lenzotti (proprietario verificato)
Un libro che mi ha conquistato
Mi sono immedesimata nella trama del libro
Divorato letto quasi d’un fiato
Complimenti alla scrittrice e tanta fortuna
Cinzia Marchisio
Ho finito da qualche giorno di leggere il romanzo. Un ottimo libro, piacevole e soprattutto alla portata di tutti. Di facile lettura ma curato nei minimi particolari Consigliatissimo
Marusca Ferrero
Ho letto la bozza del libro e mi è piaciuto tantissimo…è veramente un libro che si fa’ leggere tutto d’un fiato ..la lettura molto scorrevole e la storia narrata così bene che riesci facilmente ad immedesimarti in essa….non vedo l’ora che arrivi il libro per poterlo leggere….lo consiglio assolutamente…
Giacomo La Fauci (proprietario verificato)
Un libro gradevole e impegnativo allo stesso tempo. Uno di quelli che invoglia a leggerlo “tutto di un fiato”. Originale la struttura da me rilevata (può essere una impressione soggettiva) nella quale IL protagonista comincia la narrazione e, ad un certo punto, si inserisce la narrazione DELLA protagonista. Il cambio repentino di “voce narrante” mi ha dato un bell’effetto e l’ho trovato stimolante per l’immedesimarsi nella storia. La stessa, al di là della componente di autobiografia, più o meno ampia, come dichiarato dalla autrice stessa, ha tratti universali che inducono riflessioni generali sul “modo di vivere” in generale, sulle strutture familiari e i sui problemi, sulle complicate dinamiche dei sentimenti e degli affetti umani. Un libro che vale la pena di leggere. Complimenti all’autrice.
Serafina Marchisio (proprietario verificato)
Ho letto la bozza del libro e devo dire che è un libro che intrattiene è stata uba lettura piacevole.
Mi è piaciuto lo stile scorrevole che non annoia mai e mantiene l’attenzione focalizzata sul protagonista. Consigliato.