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Serendipity

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Joy ha ventiquattro anni e un carattere esuberante, a volte troppo. Lavora in un ristorante con il migliore amico Chris, il figlio del proprietario, e sta cercando di rimettere insieme i pezzi del suo cuore dopo aver scoperto il fidanzato – ormai ex – a letto con la sua migliore amica Patricia. Come se non bastasse, il fratello torna da Parigi con la notizia di un imminente matrimonio con una sconosciuta.

A portarle il buonumore ci pensa Henry, l’anziano e vedovo signore a cui fa da dogsitter, che sembra trovare sempre le parole giuste al momento giusto.
Una sera, durante un turno al Sunrestaurant, Joy si innervosisce vedendo entrare l’ex con Patricia. Nel tavolo accanto, un intrigante ragazzo dagli occhi grigi si è portato la cena da casa e si comporta come se nulla fosse. Se a questi due eventi sommiamo l’impulsività di Joy, ecco che abbiamo il giusto mix tra catastrofe e disastro.

Ma le sfortune non arrivano mai sole e l’indomani si deve presentare con il suo miglior sorriso a conoscere la famiglia della futura cognata. Appena varcata la soglia, però, ci sono due occhi grigi che le si incollano addosso.

Un trasloco improvviso, un nuovo assetto familiare e un ragazzo dal passato ingombrante che lega con un filo invisibile la vita di tutti i protagonisti. Cos’è dunque la serendipità se non la possibilità di imbattersi in una strada che porta inattese e favorevoli scoperte?

PROLOGO

Joy lanciò un’occhiata all’orologio, era in perfetto orario. Si posizionò poco distante l’entrata del bar e iniziò a guardarsi attorno. Era eccitata e nervosa, bramava di sapere la grande novità di Thomas. Al telefono, la voce del fratello aveva lasciato trapelare una felicità insolita.«Dai dimmelo! Sono troppo curiosa!» gli aveva supplicato il giorno prima durante la chiamata. «No no, inutile che insiti. Domani.» «Antipatico.» «Lo so. Ora però voglio riposarmi, il jet lag si sta facendo sentire. Bonne nuit.» Neanche il tempo di poter replicare che Thomas aveva già riagganciato, lasciandola con mille supposizioni per la testa, ipotesi che a breve avrebbero avuto una risposta.

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Joy guardò di nuovo l’ora, dieci minuti di ritardo. Arricciò le labbra e per una frazione di secondo fu tentata di chiamarlo quando dall’altra parte del marciapiede riconobbe una figura familiare. Aguzzò la vista, mentre l’uomo attendeva il verde del semaforo. E un sorriso di gioia le si stampò sul volto. Era davvero lui. «Tommy!» urlò sbracciandosi per salutarlo. Non si vedevano da un anno. Da quando lui aveva accettato all’ultimo minuto lo stage in giornalismo a Parigi e in tutta fretta era partito. Man mano che si avvicinava, Joy notò come fosse cambiato. Nonostante lo avesse visto durante le varie videochiamate o foto, dal vivo era tutta un’altra cosa. Una lunga e curata barba gli ricopriva il mento e le guance, mentre il ciuffo di capelli castani che prima gli ricadeva sempre in maniera disordinata sulla fronte, ora era tirato perfettamente all’indietro.
«Bentornato!» Non appena Thomas la raggiunse, lei gli buttò le braccia al collo, stringendolo a sé con dolcezza. «Mi sei mancata, Stitch» disse sorridendo. «Anche tu. Tanto, tanto, tanto!» «Ma che belli che siete.» Una vocetta stridula si insinuò tra i due fratelli, interrompendo l’abbraccio. Joy spostò lo sguardo verso la ragazza poco distante da Thomas. «Siete così dolci» cantilenò di nuovo sfoderando un sorriso a dir poco abbagliante. Joy la squadrò. Sembrava una modella, forse lo era, con quel fisico statuario, la lunga chioma nera e il visino angelico avrebbe di sicuro avuto successo. «Grazie, amore.» Joy sgranò gli occhi. Amore. Suo fratello aveva appena chiamato quella mancata diva di Hollywood amore. «Ti presento Elena. Ci siamo conosciuti a Parigi e… dai sediamoci, così ti racconto tutto.» «Okay. Piacere.» «Tommy mi ha parlato così tanto di te!» esclamò stringendole la mano.«Io fino a cinque secondi fa non sapevo neanche della tua esistenza.»
Thomas le scoccò uno sguardo di rimprovero, mentre il sorriso civettuolo di Elena si trasformò in una strana smorfia. Joy si morse le labbra, ancora una volta aveva parlato senza riflettere. Niente da fare, non riusciva proprio a domare il suo stupido carattere impulsivo. Presa l’ordinazione, l’atmosfera rimase abbastanza tesa. «Allora,» iniziò Joy schiarendosi la voce «vi siete conosciuti a Parigi quindi. Come…?» «Oh, sì!» la interruppe Elena che sembrava essersi ripresa dal breve smarrimento. «Sei mesi fa, in un bistrot! Era insieme a un ragazzo che conoscevo. Da cosa nasce cosa e quindi eccoci qui. Era così timido all’inizio, sembrava un cucciolo!» Joy ascoltava annuendo e sorridendo a ogni sua parola, mentre dentro di lei pregava affinché quella tortura avesse avuto vita breve. Il suo unico desiderio era trascorrere qualche ora da sola con suo fratello dopo un anno di lontananza, non aveva alcuna voglia di condividere quel tempo con altre persone. «Ma guarda te che fortuna!» esclamò cercando di mascherare il tono sarcastico. «Tu quindi vivi in Francia?» «Oh no, sono anche io di qui, di Yorkwall. Ho frequentato l’università a Parigi, e ho lavorato per un paio di anni come traduttrice in una piccola casa editrice» si spostò una ciocca di capelli neri dietro l’orecchio e incrociò le braccia al petto. «Pensa che ero la più giovane tra tutti i miei colleghi» concluse con fierezza.«Perché? Quanti anni hai? Se posso chiedere» si affrettò ad aggiungere per non essere fulminata dallo sguardo del fratello.
Lui era stranamente silenzioso e ascoltava ogni parola del suo amore estasiato. «Ventitré!» cinguettò orgogliosa. «Ma ora, be’… sono tornata per il mio Tommy, visto che…» lanciò uno sguardo malizioso a Thomas che sorrise cingendole la vita. Joy corrugò la fronte perplessa, poi nella sua mente si fece largo l’unica ipotesi a cui non avrebbe mai e poi mai pensato. «No,» guardò il fratello sperando in un gesto negativo «non dirmi che la grande notizia è…» «Ci sposiamo!» L’urlo di Elena fu talmente forte che i clienti dei tavoli vicini si voltarono incuriositi.«Non è meraviglioso?»

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Commenti

  1. (proprietario verificato)

    Un libro che mi ha sorpreso molto. Ho iniziato la lettura per curiosità ma non ho potuto fermarmi fino all’ultima pagina. Mi sono divertito con la freschezza dei personaggi, ed incuriosito, pagina dopo pagina. Una storia raccontata in un modo giovane e simpatico, mai banale e anche ciò che mi sembrava ovvio mi ha colto di sorpresa con un evoluzione inaspettata.
    Un autrice giovane ma molto ispirata, una bella storia molto divertente, testo scorrevole, continue sorprese, un romanzo che vedo bene nel settore cinematografico.

  2. Victoria L.

    Joy, a mio parere, è la miglior protagonista femminile di cui io abbia mai letto: un uragano di simpatia, piena di vita, schietta e un bel po’ folle, ma ha anche un cuore grande ed è sempre pronta a mettere in ombra se stessa per aiutare gli altri. Joy è Aron sono la dimostrazione di come il vero amore sia davvero in grado di vincere su tutto, che anche quando caratterialmente si pensa di essere incompatibili, ci si può in realtà compensare a vicenda. I temi sono svariati e l’autrice li ha trattati in maniera delicata e profonda. Questo libro mi ha fatta ridere tantissimo, ma anche sclerare e commuovere. Non vedo l’ora di averlo fra le mani!

  3. Frizzante, dal ritmo incalzante e pronto a stupirti 🙂 È così che definirei “Serendipity”, che capitolo dopo capitolo mi ha piacevolmente colpito su wattpad. Joy é un personaggio poliedrico: sa essere allo stesso tempo leggera, premurosa, divertente e impacciata. Ho apprezzato la riservatezza di Aron e il suo graduale lasciarsi andare di fronte agli eventi, nonostante le sue problematiche relazionali, trattate con molta delicatezza.
    Leggendolo, ci si rende conto che non è una semplice commedia o un semplice romanzo rosa… l’autrice ha avuto l’abilità di introdurre colpi di scena inaspettati, ma soprattutto di lasciare intendere nel corso del testo dei retroscena inimmaginabili e drammatici che soltanto verso la fine emergono chiaramente, rendendo la storia davvero toccante e inducendo il lettore a empatizzare ancora di più con i personaggi.
    Tra le righe, emerge che per Aron e Joy forse non si puó parlare di coincidenze, ma soltanto di destino.

  4. Mimmyyyyyy

    Ho scoperto Serendipity per puro caso…pensavo alla solita storiella piena di mistero e paure così iniziai a pensare che non avrei mai finito di leggere quei 15 capitoli concordati con la scrittrice…inutile dire che mi sono ritrovata a leggere tutti i capitoli pubblicati e ad essere una delle fan principali di Aron (anche se in certi momenti l’ho odiato).
    Preordine effettuato subito perché oltre all’idea fantastica le descrizioni (sia fisiche che psicologiche) sono delicate, ma al contempo riescono a trasmetterti angoscia e felicità.
    Tutto è perfetto ed equilibrato alla situazione e ai personaggi!!
    Non vedo l’ora di poter finire di leggerlo (Giorgia sei stata crudele con noi su wattpad…ci hai lasciato sul più bello) per vedere come andrà a finire.
    In ogni caso libro assolutamente eccezionale!

  5. (proprietario verificato)

    Trovo estremamente originale la caratterizzazione dei personaggi, penso sia uno dei punti forti di questa storia: personalità diverse e particolari, mai viste in questo genere di storie dilaganti di cliché. Serendipity è emozionante, crea empatia nel lettore, grazie anche alle descrizioni chiare e mai pesanti, riesce a catapultarti lì, a sentire ciò che loro sentono e questo credo sia un’enorme dote.
    Non vedo l’ora che esca per leggerlo tutto!

  6. Inaspettato. Serendipity è un libro ricco di sorprese, nulla accade per caso, ogni cosa ha un perché. I temi affrontati sono diversi, ma il modo in cui l’autrice riesce a toccarli è sorprendente, mai banale o scontata e con una delicatezza e passione stupefacente. Mi è piaciuta molto la descrizione accurata di alcune scene, sembra quasi di vederle. Libro consigliato a tutti i lettori e non, perché come si evince dal titolo non c’è niente di più bello che cercare disperatamente qualcosa, ma trovarne un’altra totalmente opposta che ti sconvolge la vita.

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Giorgia Abate
è nata a Cassino in provincia di Frosinone. Laureata in Politiche sociali e servizio sociale, ha studiato per oltre dieci anni pianoforte. Da sempre appassionata di scrittura e letteratura, Serendipity è il suo romanzo d’esordio.
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