Cinque uomini e cinque donne si incontrano in cinque contesti temporali diversi, dagli anni ‘80 al 2020, e in uno spazio di vita che è Milano, dalla Milano da bere alla Milano del Covid.
Matteo, materialista e arrivista, cerca in Sara un’amante che lo distragga dalla noiosa vita familiare. Stregato da Loretta, Simone, indeciso e conformista, acquisisce una maggiore consapevolezza di sé. Tommaso, un lettore compulsivo e un procrastinatore, nell’incontro con Patrizia spera di superare la sua impotenza. Pirata e Zig-Zag sono i nickname di due persone che vagano nel web alla ricerca dell’anima gemella. Un amore ritrovato ai tempi del Covid può diventare una luce nel buio dei fallimenti di molte quotidiane esperienze. I protagonisti vivono un senso di insostenibilità esistenziale, evidenziato anche da brani musicali che amano (la playlist); ogni incontro diventa un’opportunità per riflettere sulla propria vita e per imparare a stare bene con se stessi.
Perché ho scritto questo libro?
Ho cercato di rappresentare le costanti che si manifestano nella nostra vita quando entriamo in contatto con gli altri, ma anche i cambiamenti nelle relazioni della società contemporanea in una realtà urbana come Milano. I racconti esplorano l’incontro tra uomini e donne con le sue meraviglie e i suoi conflitti alla ricerca del dialogo per superare l’ansia dell’incomunicabilità e della fragilità dell’essere umano.
ANTEPRIMA NON EDITATA
UNA STORIA DI ORDINARIA INSOSTENIBILITÀ
2020. La frequenza dell’uso di un vocabolo è spesso legata al contesto storico. Oggi, nel nuovo millennio, una parola molto usata, anche abusata, è “sostenibilità”. A questo pensavo mentre dalla mia finestra annegavo nell’ennesimo tramonto invernale nitido, rosso, sfacciatamente bello e indifferente alla mia insostenibilità.
Ripensavo ai giorni del primo lockdown dovuto ad un virus, identificato come COVID -19. Questa esperienza che condividevo con milioni di persone mi aveva dato per la prima volta la sensazione di appartenere ad una Nazione. Avevo avuto il tempo per fare molte cose procrastinate, anche il mio lavoro non era più regolato da ritmi frenetici. E tutti quei messaggi sul cellulare…
Un giorno arrivò anche il suo messaggio con un link a You Tube: “Il tuo ricordo”, un brano di Samuele Bersani.
GHOSTWRITER
Anni ’80. Matteo si trasferì a Milano con moglie e figli, era impegnato politicamente e preparava i discorsi per i politici del suo partito. Era diventato quello che viene chiamato un ghostwriter, uno scrittore ombra. Sentiva di essere parte della grande storia, quella che aveva trasformato una chiusa città operosa e industriale in una “Milano da bere”. Mostre, concerti, sfilate di moda e un’agiatezza diffusa animavano la città al ritmo di Birdland dei Weather Report.
Covò con il tempo il desiderio di apparire con il suo nome e cognome.
Nel giro di pochi anni creò un’agenzia di formazione di successo. Era molto bravo e ricercato da politici, università e fondazioni private. Lavorava tanto, creava posti di lavoro e ricchezza per tutti quelli che incontrava sul suo cammino. Questo lo faceva sentire potente.
Arianna Puccio (proprietario verificato)
Che bello non vedo l’ora!