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Tutta una discesa

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Martina, studentessa della provincia emiliana, è iscritta alla facoltà di Lingue e nel tempo libero cerca di arrotondare lavorando come hostess per un’azienda molto prestigiosa. Le ventiquattro ore a disposizione durante il giorno non sembrano mai sufficienti, ma si destreggia bene tra i vari impegni, con in testa un solo obiettivo: coronare il proprio sogno e diventare una donna in carriera.

Una volta ottenuta la laurea, ispirata dalle protagoniste emancipate delle serie TV e dei libri che ama, si sente finalmente pronta a spiccare il volo. Ma non è tutto oro quello che luccica e, tra l’Emilia e New York, gli amici di una vita e le nuove conoscenze, gli imprevisti e i colpi di scena, Martina si scontra con una realtà che le sta stretta. Per ogni salita, però, c’è sempre una discesa e lei non vede l’ora di percorrerla.

CE L’HO FATTA

È una splendida giornata di sole, oggi a Parigi. Una di quelle rare giornate perfette in cui il cielo terso e l’aria pulita fanno da cornice ai palazzi e ai bistrot alla moda del Marais, esaltando i colori e gli umori della città. Nonostante sia sabato, io e la mia fidata assistente, nonché compagna di scorribande notturne nella Ville Lumière, Michelle, siamo al lavoro. Ma, visto che il nostro è un lavoro fantastico e che abbiamo faticato – e sgomitato – anni per arrivare fin qui, nessuna di noi in questo momento desidera essere in nessun altro posto al mondo. 

«I’m with Steve» sentenzia la modella asiatica con tono appena percettibile, fulminandomi col suo sguardo laser mentre con una falcata che farebbe impallidire Naomi Campbell scavalca il nastro che delimita i box, esibendo una coscia dorata e perfettamente scolpita sotto lo spacco vertiginoso. Per tutto il movimento, una mano con unghie curatissime e la pelle di un aspetto che ricorda il gelato alla nocciola trattiene i capelli folti e lucenti a un lato del viso, per evitare che ai fotografi venga nascosto anche solo il minimo dettaglio.  Quando il tacco tocca il suolo, è evidente che non si tratta di una donna che sta per assistere a una competizione sportiva, quanto piuttosto di una guerriera alla conquista di un nuovo territorio: la fama internazionale. 

«È la nuova compagna di Richard» mi sussurra Michelle, sempre informata sulle ultime novità in fatto di moda, lifestyle e, dettaglio tutt’altro che trascurabile in questo settore, gossip. «Dice di essere qui per assistere alla gara di Steve, figurati… come se le foto di mercoledì sera all’uscita del Buddha Bar non avessero già fatto il giro del mondo.»

Ah, ok. Quindi lei è la modella thailandese che qualche giorno fa ha fatto parlare di sé per l’eccessiva magrezza alla settimana della moda di New York e che, in segreto, ha iniziato a frequentare Richard, il direttore sportivo della nostra squadra. E dire che quando l’ho vista fiondarsi sul tavolo dei canapè dieci minuti fa non mi ha dato l’idea di essere affetta da disturbi alimentari, anzi. Si vede che il Crystal che sta bevendo da quando è arrivata, alle quattro del pomeriggio, ha proprietà drenanti e brucia grassi…

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So di essere una persona privilegiata, di far parte di quella cerchia di individui al mondo i cui desideri, le ambizioni, i sogni si realizzano. So di essere circondata da persone che farebbero carte false per essere al mio posto, che invidiano la mia posizione, la mia carriera e – perché nasconderlo – anche il mio aspetto. Ma, in fondo, sono rimasta quella di sempre e, se mi guardo indietro, non posso fare a meno di provare tenerezza ed empatia per la me goffa, ingenua e inesperta di cinque o sei anni fa. Quindi no, l’atteggiamento di superiorità è qualcosa che non tollero, in nessuno, chiunque sia riuscito a diventare (o sia convinto di esserlo). 

«Sai, Michi, non so se mi abituerò mai all’arroganza di questa gente» mi sorprendo a dire a voce alta, forse più a me stessa che alla mia assistente. «Ok, sei splendida, stai con uno degli uomini più influenti del momento e non appena riuscirai a far trapelare la cosa, naturalmente contro la tua volontà, diventerai anche famosa… ma in fondo se anch’io sono qui come te, tra l’altro senza dovermi accalappiare qualcuno che considero più influente di me, evidentemente so il fatto mio, non puoi trattarmi con superiorità o dare per scontato che io debba sapere chi sei!»

«Ma, Claire, è impossibile che ti tratti con superiorità,» mi dice lei per tutta risposta «sicuramente hai avuto un’impressione sbagliata! Anche se fosse arrivata ieri in un furgone di schiavi della manodopera a basso prezzo, dovrebbe per forza sapere chi sei, tutti in questo settore sanno chi sei! Non eri anche tu alla settimana della moda a New York a presenziare agli eventi in cui sono state richieste le nostre auto? Non hai aperto tu la gara di oggi con l’intervista in diretta su tre reti, una delle quali stava trasmettendo il notiziario?»

Già è vero, sono stata proprio io. Ma, sarà per questo avanzamento improvviso e repentino – e aggiungo inaspettato! – la sindrome dell’impostore è sempre in agguato. «Sì, in effetti… diciamo che da quando sono diventata responsabile della comunicazione e delle pubbliche relazioni ho acquisito una certa visibilità. Pensa che adesso ho sempre un tavolo riservato da Costés per me e tre amiche, non è fantastico?»

«Ehm, sì, fantastico» mi dice Michelle con tono accomodante. «È incredibile pensare a quanti risultati si possano ottenere non appena si acquisisce una certa notorietà. Sostegno per le popolazioni dei paesi in via di sviluppo, aiuti per le ONG, attenzione alle problematiche delle minoranze e degli oppressi, sensibilizzazione dell’opinione pubblica su problemi quali l’inquinamento e il degrado delle Banlieues… e un tavolo riservato da Costés.»

Mi sembra di notare una leggera vena di ironia in questa sua affermazione. 

«Dai, non dire così! So benissimo che non vedi l’ora che sia venerdì per sfoggiare quelle Jimmy Choo che ti ho portato direttamente dalle passerelle newyorkesi, pensa che qui sono ancora introvabili!»

È esattamente per questo che adoro Michelle. Perché lei è la parte più pragmatica, concreta e profonda del mio lavoro. E, visto che il mio lavoro attualmente occupa il centodieci per cento del mio tempo, lo è anche della mia vita. Quando mi lascio prendere dalle fantasie talvolta futili e illusorie che questo stile di vita è in grado di provocare in una persona dall’animo festaiolo come il mio, Michelle mi riporta a pensare agli aspetti più pratici della mia quotidianità, consentendomi di coniugare la mia preparazione e la mia esuberanza con una saggezza e una meticolosità che non mi apparterrebbero per natura. E in questo modo creare un potente mix di estro e strategia, in grado di sbaragliare tutti i possibili concorrenti. 

«Sta per iniziare la gara!» mi avverte Michelle mentre sono concentrata a fantasticare su quanto sia fico il mio lavoro, fica la mia assistente, fico il nostro rapporto e fichissimo il tailleur pantalone di Dior che indosso oggi. «Certo che una volta tanto una gonna potresti anche indossarla, hai gambe splendide, non capisco perché ti ostini a nasconderle.»

«Lo sai cosa succede alle donne che indossano la gonna sul luogo di lavoro» le rispondo io, ancora con la sensazione di ricordare qualcosa a me stessa. «Come minimo, soprattutto se sono alla prima esperienza, vengono marcate come “la pornosegretaria” a vita. Se sono nella mia posizione, invece, i dettagli su avanzamenti di carriera sospetti e repentini, o su stipendi guadagnati in posizioni fantasiose in prossimità della scrivania o in camere di hotel di lusso si sprecano.»

«Secondo me esageri» minimizza Michelle. «Io indosso la gonna molto più spesso di te, ho un lavoro fantastico e nessuno ha mai fatto insinuazioni su una possibile relazione con il mio capo… anche se il mio capo mi porta con sé all’inaugurazione di locali alla moda e mi regala scarpe di Jimmy Choo come fossero fazzoletti!»

«Ahah, molto divertente. Aspetta che diventi la strega che tutti si aspettano che sia ora che sono un pezzo grosso e vedrai che smetterai di prenderti gioco di me in continuazione! Ora andiamo a vedere la gara, altrimenti non avrò la minima idea di cosa dire alla stampa. Speriamo almeno che stavolta si concentrino su qualcosa di diverso da Leonardo DiCaprio in visita ai box. Onestamente non saprei di cosa parlare, non sono lì per spiarlo come se fossi l’inviata di una rivista scandalistica, io non so davvero cosa passi per la testa di certa gente!»

«Claire, ti ricordo che tra quattro ore parte il tuo volo per Dubai e, considerando che hanno iniziato a correre da dieci minuti e che da qui al Charles de Gaulle ci sono circa tre quarti d’ora, qualcosa mi dice che non sarai tu a dover rispondere alle domande dei giornalisti a fine gara.» 

«Accidenti, continuo a dimenticarmi dell’inaugurazione del concessionario di Dubai, ma perché questa cosa non mi entra in testa? Per fortuna che ci sei tu, Michi!»

«Già, pensavo la stessa cosa…»

«Allora facciamo così, vado a dire a De Tressangle che ho dato istruzioni all’ufficio stampa di far rivolgere direttamente a lui o ai piloti le domande. Se loro non avranno il tempo di rispondere a tutti, ti lascio una scaletta di argomenti da seguire e una lista di frasi che non devono essere pronunciate per nessun motivo in modo che tu possa sostituirmi se sarà necessario, ok?»

«O-ok. Ma onestamente non so se sarò all’altezza, se si aspettano di parlare con il presidente, o almeno con l’Head of Communications, non credo che accetteranno di buon grado che gli venga rifilata un’impiegata qualunque.»

«Ma quale “impiegata qualunque”?! Ti ho detto che ho già sottoposto alla direzione la richiesta della tua promozione e che sarà formalizzata alla convention di mercoledì prossimo? Avranno l’onore di parlare con la nuova responsabile dei rapporti con i media.» 

«Ma no, non mi avevi detto nulla!» Ok. Qui c’è bisogno di un discorso ispiratore-motivazionale degno di tutti i peggiori stereotipi del leader perfetto alla guida di una squadra di collaboratori galvanizzati e vincenti. Forse tutte quelle ore trascorse a leggere manuali sulla comunicazione efficace e sull’intelligenza emotiva serviranno a qualcosa…

«Be’, allora te lo sto dicendo adesso. Io lavoro sedici ore al giorno e sono costantemente indietro con tutto, dovrei essere in più posti contemporaneamente e rischio di perdermi informazioni ed eventi fondamentali per il mio ruolo. Non ho bisogno di una segretaria, quello che mi serve è un braccio destro, una persona capace, dinamica, intelligente e proattiva; una persona che sia in grado di fare le mie veci quando io non ho la possibilità di essere presente. Questa persona sei tu, Michelle. E sarebbe terribilmente ipocrita farti svolgere una parte così importante del mio lavoro senza riconoscertene il merito, sia a livello formale che economico. Io e te lavoriamo fianco a fianco, ci siamo capite?»

«Ho capito, capo… cioè, Claire! Sono davvero colpita dalle tue parole, nel mondo del lavoro al giorno d’oggi è davvero difficile che alle persone senza raccomandazioni vengano date delle opportunità così importanti… specialmente se sono delle donne in un settore considerato appannaggio di “tecnici” e in una realtà consolidata e strutturata come questa azienda. Ti sono davvero riconoscente.»

«Scusami, ma che osservazioni anacronistiche e superficiali fai? Questo femminismo stereotipato da quattro soldi non è proprio da te! Neanche mia madre ormai farebbe più un discorso del genere, siamo nel 2000, di cosa stiamo parlando? Sei una persona preparata e capace, hai un forte senso del dovere e sei perfettamente in grado di farti carico di responsabilità che esulano dalle tue mansioni, anche in situazioni di stress. Per me, queste sono le caratteristiche del perfetto manager, nessuno merita questa promozione più di te! Adesso però devo davvero scappare, altrimenti per arrivare in aeroporto in tempo sarò costretta a rubare una delle nostre macchine!»

2022-01-29

Aggiornamento

E' andata bene! TUTTA UNA DISCESA vedrà la luce questa estate☺️Un ringraziamento speciale a TUTTI ma proprio tutti per il vostro prezioso contributo, ogni preordine é stato fondamentale! Questi 78 giorni sono durati 3 anni😅Sono partita carica per il solo fatto di essere partita (come sempre😂), già dopo la prima settimana, terminati gli ordini di amici e parenti, avevo perso OGNI speranza e credevo che non ce l’avrei mai fatta…poi ci avete creduto in 60 e ho pensato che forse la sessantunesima a crederci potevo essere io. A metà dicembre l’intervento a radio105 mi ha portato tanti nuovi amici che hanno deciso di sostenermi fin da subito e che mi scrivono ogni giorno🤗E poi sono arrivate le dirette, l’intervista con Miriam Messina, le collaborazioni con i blogger e l’articolo sulla Gazzetta di Modena. Tutto e tutti per arrivare a questo giorno. Grazie a tutti gli amici, sia vecchi che nuovi, TUTTA UNA DISCESA sará pubblicato da bookabook_it!👏🏻👏🏻🎉🎉 Cosa succede adesso? Quali sono i passaggi che porteranno un testo scritto da una persona comune con una storia da raccontare e una tendenza alla grafomania a diventare un prodotto editoriale appetibile, completo e coinvolgente? Sinceramente non ne ho idea, questo lo sa solo la casa editrice. Ma, se penso a quello che mi aspetta, mi viene in mente solo una frase: adesso viene il bello😜😜💪🏻💪🏻
2022-01-20

Gazzetta di Modena

Questa mattina sulla “Gazzetta di Modena”! Grazie a chi mi ha dato fiducia e a chi sceglierà ancora di credere nel mio progetto. https://gazzettadimodena.gelocal.it/modena/cronaca/2022/01/20/news/da-modena-a-new-york-licenziata-dopo-12-anni-si-reinventa-scrittrice-la-delusione-che-ti-porta-a-cambiare-1.41145699?fbclid=IwAR2B8rcJFJQuV3i-LW-K0WW6ji17hP5jldCBlK8bPZDf0JOBjjVtk5NSp2k
2021-12-24

Aggiornamento

BOZZA DISPONIBILE! Da oggi sarà disponibile sia per chi preordinerà che per chi ha già preordinato la bozza non editata del libro. Si tratta della versione originale inviata alla casa editrice, sarà curioso vedere insieme se e come il libro cambierà in fase di pubblicazione.
2021-12-15

Evento

DIRETTE INSTAGRAM! A partire da oggi, ogni mercoledì alle 18:45 sarò in diretta sul mio profilo Instagram! Mi piacerebbe potervi illustrare nei dettagli il mio progetto, ma anche scoprire qualcosa in più su di voi e su cosa vi ha portato a decidere di sostenere la mia campagna.
2021-12-04

Aggiornamento

Abbiamo raggiunto le 60 copie preordinate! Il libro sarà editato, impaginato e spedito a tutti coloro che hanno ordinato almeno una copia! Grazie a tutti del prezioso supporto☺️Adesso puntiamo al prossimo obiettivo💪🏻
2021-11-21

Aggiornamento

Quale momento migliore se non il weekend per dedicarsi alla lettura? Inauguro oggi la rubrica settimanale ESTRATTI. Uno spazio in cui condividerò alcune parti del libro per dare un’idea dei temi e dello stile. Questo estratto, preso dall’incipit, serve ad introdurre il livello di follia e di invasamento di Martina, la mia protagonista. Che avrá modo di constatare che l’espressione TUTTA UNA DISCESA non é sempre garanzia di un percorso facile, liscio, diretto. Link in bio⬆️ “Sogno una vita come questa da quando ero bambina” … “E finalmente ce l’ho fatta! Solamente con le mie forze, pur essendo cresciuta in un mondo improntato al maschilismo e al nepotismo. Grazie alla mia laurea in Lingue, alla mia brillante tesi in Marketing Internazionale, agli anni in cui ho faticosamente alternato lo studio e la preparazione degli esami con l’esperienza diretta all’interno di questa prestigiosissima azienda conosciuta a livello mondiale, sono riuscita a farmi assumere e ad arrivare a dirigere, in appena una decina d’anni uno dei settori più importanti della politica commerciale dell’organizzazione: il settore Comunicazione e Pubbliche Relazioni. Del resto si sa, oltre ad avere spiccate doti di organizzazione e precisione, le donne sono abili comunicatrici. E non nascondo che probabilmente anche la mia immagine curata – sebbene non ai livelli di Mei Coscialunga, la modella asiatica di cui sopra, e di tutte le sue colleghe che sono costretta a sopportare ad ogni evento – deve in qualche modo aver giocato a mio favore. E adesso che sono arrivata fin qui, a soli trentasei anni, arriva il bello. Da adesso in poi sarà tutta una discesa!”
2021-11-23

Aggiornamento

Apriamo questa rubrica settimanale dedicata ai personaggi con una star: Michael, l’addetto stampa americano che Martina incontra durante uno degli eventi a cui partecipa. Lascio che sia un estratto del libro a descrivere Michael, la sua personalità e il suo atteggiamento…nel corso di questi appuntamenti avremo occasione di conoscerlo sempre meglio. “Sono contento che siamo d’accordo! Vedrai che se mi darai ascolto riusciremo anche a trascorrere una giornata sorprendentemente piacevole.” Con un po’ di titubanza abbandono la mia postazione luminosa e assolata e mi avvicino al buffet (nel frattempo diligentemente e generosamente riassortito dagli addetti del catering). Ho bisogno di almeno mezzo minuto per riacquistare l’uso della vista, di un bel bicchiere di acqua fresca per riprendere quello della parola. E, non appena riesco a mettere a fuoco quello che mi circonda, mi trovo davanti l’essere più meraviglioso e celestiale che abbia mai interferito con i miei postumi da sbornia. “Ciao, io sono Michael. Addetto stampa della filiale americana. E’ da molto tempo che ti occupi di questi eventi?”. “Ciao, Martina. Lavoro qui da tre anni, ma siccome è un lavoro che faccio quando non ho lezione all’università non partecipo sempre. Diciamo che è la prima volta che mi viene affidata la responsabilità del buffet. Forse anche l’ultima.” Michael ride e una nuvoletta di simpatici e paffuti angioletti rosa si mette a danzare intorno al suo viso. Un viso dai lineamenti delicati, ma con la pelle leggermente abbronzata e un accenno di barba del giorno prima. Ha un sorriso aperto e malizioso allo stesso tempo, con denti talmente bianchi da sembrare accesi (non è un’immagine particolarmente romantica, ma quello sembrano i denti degli americani da circa vent’anni a questa parte), capelli biondo scuro che gli ricadono un po’ scompigliati sulla fronte e ai lati del viso. In confronto a Michael, Business-Ken ha lo stesso fascino di un autista di autobus in pensione.
2021-11-26

Aggiornamento

inalmente anch’io ho il mio codice sconto per il Black Friday! Da oggi fino a domenica 28/11, digitando il codice BLACK21 al momento del preordine avrete uno sconto del 20% sul prezzo di copertina, valido sia per il cartaceo che per l’ebook. #blackfriday #bookfriday #bookstagram #libribelli #tuttaunadiscesa #crowdfunding
2021-11-26

Aggiornamento

Finalmente anch’io ho il mio codice sconto per il Black Friday! Da oggi fino a domenica 28/11, digitando il codice BLACK21 al momento del preordine avrete uno sconto del 20% sul prezzo di copertina, valido sia per il cartaceo che per l’ebook. #blackfriday #bookfriday #bookstagram #libribelli #tuttaunadiscesa #crowdfunding
2021-11-24

Aggiornamento

Disponibile il booktrailer!!! Cosa sei disposto a fare per realizzare i tuoi sogni? Cosa succede se, proprio quando sei a un passo da un obiettivo tanto agognato, le situazioni assumono sempre dei risvolti inaspettati? É proprio vero che da quel punto in poi, per te, sarà tutta una discesa? Scopri quello che succede a Martina guardando il video sui miei profili Instagram e Facebook😉

Commenti

  1. Elvi Salatino

    Consiglio vivamente la lettura di questo libro, molto piacevole sia per la freschezza e scorrevolezza lessicale con cui la sua autrice lo ha scritto sia per il contenuto molto attuale in cui in tanti sicuramente potrete identificarvi. Un viaggio a ritroso che porta alla consapevolezza di se stessi e del proprio ruolo nel mondo del lavoro, imparando a gestire le sovrastrutture e i tentativi di prevarico da parte dei piani alti.
    Per ogni salita, c’è sempre una discesa e la protagonista Martina non vede l’ora di percorrerla.
    “Tutta una discesa” è un romanzo che racchiude in sè grandi verità.
    E’ lo spaccato psicologico del mondo del lavoro del giorno d’oggi e delle sue logiche fatte spesso di abusi di potere e gerarchie.
    Martina, la protagonista di questo romanzo, rappresenta le speranze e le disillusioni di molti giovani, cresciuti tra sogni e sacrifici che ogni giorno si devono scontrare con la dura realtà dei fatti per farsi spazio nel mondo del lavoro.
    Leggetelo, sono certa che saprà coinvolgervi e lo leggermente tutto d’un fiato come ho fatto io!

  2. Paolo Rossetti

    (proprietario verificato)

    Una scrittura scorrevole che insegue un sogno e il sogno si chiama New York. Un obiettivo non facile per chi si trova alle prime armi con il mondo del lavoro e aspira a una meta così ambiziosa. Simonetta ti porta fra scenari di una metropoli mitica e lontana, prospettive domestiche di un’Emilia che va stretta e note di stupore, riflessioni, disillusioni e speranze. Ti fa ricordare quanto il mondo sia così imprevedibile e misterioso non appena esci dalla scuola, proprio in quel momento dove ti senti grande ma scopri di essere ancora piccolo. Da leggere in un fiato.

  3. IDA PEDRONI

    (proprietario verificato)

    Molto carino, si legge tutto d’un fiato, scritto in maniera intelligente e brillante, la descrizione di tutte le insidie e le disillusioni che si incontrano sul lavoro nonostante aver conseguito con sacrificio una laurea e tutte le aspettative e i sogni.
    Complimenti alla scrittrice e aspettiamo il seguito.

  4. (proprietario verificato)

    Ho divorato il libro subito dopo averlo ricevuto e mi è piaciuto tantissimo!! Fresco e brillante.
    Mi ha fatto venire una voglia pazzesca di tornare a New York.
    È triste e frustrante quello che accade nel mondo del lavoro, soprattutto quando trovi personaggi che fanno abuso di potere o altro ancora.
    Questa é una testimonianza importante oltre ad essere un bel racconto di vita. Complimenti all’autrice.

  5. Giorgio Donato

    (proprietario verificato)

    “Se riesci a conseguire la Laurea, mi ripete sempre mio padre, anche se è cosa ben nota a tutti, una volta che sarai entrata nel mondo del lavoro e avrai un po’ di esperienza, per una persona intelligente e capace come te sarà tutta una discesa!”
    Questo brano simboleggia, amaramente, uno spaccato della vita di inizio millennio. Una vita ancora non “smart”, in cui i giovani si districano tra il lavoro e lo studio di giorno, locali e amici la notte, nella perenne attesa di quella discesa che sembra sempre dietro l’angolo.
    In questo libro dal linguaggio gradevole, semplice e brillante sono racchiuse grandi verità e anche uno spaccato psicologico del mondo del lavoro, delle sue logiche e dei suoi eterni difetti.
    Martina rappresenta in fondo le speranze e le disillusioni di molti giovani, cresciuti tra sogni e tradimenti.
    Una lettura scorrevole per un racconto che si legge tutto d’un sorso

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Simonetta Calanca
Docente di lingue straniere, inizia a scrivere nel 2019, dopo che un evento traumatico le cambia la vita. Nata a Modena nel 1981, amante dei viaggi e di ciò che proviene dal resto del mondo, dopo la laurea intraprende una carriera nella gestione dei rapporti con l’estero. Viaggia molto, sia per lavoro che nel tempo libero, e instaura un rapporto particolare con la città di New York, i suoi abitanti e il suo stile di vita. Nel 2018 un improvviso licenziamento per ristrutturazione aziendale arresta bruscamente il suo percorso e la indirizza verso una nuova strada.
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