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Uno Cherry Brandy al Veleno

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Sullo sfondo di una Milano tanto aperta e cosmopolita quanto snob e con-servatrice, si svolge la vita di Lorenzo, un giovane rampollo dell’alta finanza, felicemente sposato con la splendida Alice. Tuttavia, quella vita lussuosa imperniata sul conformismo e l’ossessione della moglie per la carriera fanno nascere in lui un forte senso di insofferenza.

Quando incontra Cherry, un’avvenente escort dai capelli rossi e dal misterioso passato, tutto cambia e, seppur tormentato dai sensi di colpa, Lorenzo si lascia andare alla passione, per rendersi conto, infine, di come la sua agiata esistenza sia in realtà illusoria e priva di autenticità. Per quanto ancora potrà continuare a fingere?

CAPITOLO I

In una fredda mattina di metà novembre, caratterizzata dal clima uggioso e umido tipico del nord Italia, le nuvole plumbee nel cielo si mescolavano fra di loro, armonizzandosi con i grandi edifici in stile neoclassico che si stagliavano maestosi all’orizzonte. Piazza Cordusio, così riportava la grande targa di marmo cinereo affissa sul palazzo delle assicurazioni Generali, nel cuore di Milano. Volgendo lo sguardo verso sinistra, l’imponente sagoma appuntita del Duomo, le cui guglie, talmente numerose e aguzze, sembravano bucare le nuvole. Dalla parte opposta la Torre del Filarete, uno dei simboli del glorioso passato medioevale della metropoli: dall’alto dei suoi settanta metri, si elevava massiccia e, facendo sfoggio di due lancette bronzee infiorettate da un sole raggiante, annunciava che erano quasi le sette e cinquantacinque, l’ora di punta.
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La piazza pullulava di tram in corsa, rumori di clacson, semafori che cambiavano colore incessantemente. Centinaia di pendolari risalivano le scale, accalcandosi all’uscita della metro M1; il loro caos ordinato era ipnotico. Come tante formiche, che sembravano non finire mai, camminavano celer-mente verso i vari uffici cittadini: chi diretto verso palazzo Mezzanotte, la poco distante sede della Borsa Italiana, chi verso gli istituti di credito più vicini, chi in direzione delle varie assicurazioni; ma tutti con un disegno simile. Tutti facenti parte di un sistema più grande, il più importante d’Italia: il “settore terziario”, che qui trova il suo massimo sviluppo. Tutti accomunati dall’inconfondibile completo nero, giacca e cravatta, ventiquattrore nella mano sinistra e iPhone ultimo modello all’orecchio, nella mano destra.

Alcuni di loro si fermavano al bar per una breve sosta, fa-cendo il pieno di quello che si definisce il combustibile degli impiegati: una tazza di caffè ristretto, preso rigorosamente in piedi, e in meno di trenta secondi.

Perché, si sa, se sei di Milano, e devi affrontare un lunedì mattina, anche pochi istanti possono fare la differenza tra un cartellino timbrato in orario o in ritardo; e poco importa se dopo circa novanta secondi, qualunque destinazione si debba raggiungere, si possa contare su un nuovo vagone che ad ogni fermata metro comparirà puntuale come il freddo e l’umidità in autunno: quei pochi secondi sono fondamentali, e nessuno sembra volerli sprecare.

Lì dove un tempo sorgeva la Curia Ducis, ovvero la Corte dei duchi longobardi, inglobato nell’ambientazione poc’anzi descritta, si trovava lo storico palazzo delle Poste, palazzo Broggi, il quale, da alcuni mesi, era stato rinnovato, divenendo uno dei luoghi più in della colazione milanese: il nuovissimo e lus-suosissimo Starbucks, il più grande d’Europa.

La sua apertura rappresentava uno dei simboli del rilancio e della nuova globalizzazione che, a seguito di Expo 2015, aveva investito la metropoli, rendendola ancora più europea e moderna di quanto non fosse già. Entrando, l’occhio si perdeva in questo immenso spazio, straripante di persone di ogni genere ed estrazione sociale. Vi si potevano osservare turisti di ogni razza in cerca di una “city experience’’, come postare sul proprio social preferito la foto di un caffè ricercato proveniente dall’altra faccia del pianeta, magari per stupire le proprie amicizie virtuali; studenti, impiegati, dirigenti d’azienda, ma anche anziani che non sapevano come impiegare il tempo, e possedevano perciò ritmi più rilassati.

A un tavolino singolo, nella parte più cool del locale, l’alto soppalco dominante la sala, era seduto Lorenzo. Come imposto dalla sua routine mattiniera, era intento a leggere le quotazioni in borsa sul suo palmare, quando la voce di una donna lo interruppe: «Ecco a lei, un Hawaii Ka’U, e una fetta di torta al cioccolato: sono quarantacinque euro».

Senza battere ciglio, Lorenzo tirò fuori una banconota da cinquanta e la porse alla cameriera.

«Resto mancia» le disse poi, troppo preso dai titoli azionari per alzare il capo.

«Grazie, signore» replicò lei, in maniera altrettanto impersonale.

Lorenzo tralasciò la lettura quotidiana degli andamenti del mercato e cominciò a sorseggiare la sua miscela di caffè raro: un lusso per pochi, che lui tuttavia si concedeva ogni giorno, prima di andare al lavoro. Mentre beveva, ogni tanto si fermava a contemplare i lunghi e articolati condotti di plastica trasparente che, come piccole tangenziali sopraelevate, s’incrociavano sul soffitto, sovrastando l’intero locale. Al loro interno scorrevano le centinaia di varietà di caffè che, macinate e tostate al momento, fluivano direttamente nelle tazzine degli avventori.

Quella mattina non aveva particolarmente fretta: il privilegio di chi è ai vertici, e che non ha un capo a cui rendere conto, se non se stesso.

2021-06-22

Aggiornamento

Vorrei ringraziare i miei sostenitori per avermi consentito di realizzare il mio sogno: non riesco a credere che il mio romanzo verrà davvero pubblicato e distribuito da MessaggerieLibri. Ringrazio tutti voi per la vostra fiducia e per aver seguito la mia campagna di crowdfunding durante questi lunghi (ed estenuanti) settantatré giorni: questo goal è anche merito vostro! "Uno Cherry Brandy al Veleno" è un progetto in cui credo molto, al quale ho dedicato tutto me stesso, e sono certo che, sfogliando le sue pagine, ognuno di voi sarà in grado di cogliere la passione e la dedizione presenti all'interno del mio romanzo, e riuscirà ad immedesimarsi nei suoi personaggi. Presto inizierò il lavoro di editing e revisione del testo assieme alla casa editrice e, pertanto, vi chiedo ancora un "attimo" di pazienza, ripromettendomi di darvi appuntamento a Gennaio 2022, data in cui riceverete la versione ufficiale dell'opera. Menzione di riguardo va a Bookabook, che per prima ha creduto nelle mie capacità, "investendo" su un giovane scrittore esordiente come me. Questo traguardo rappresenta il coronamento di un percorso iniziato lo scorso Febbraio, quando la casa editrice mi comunicò di aver valutato positivamente il mio manoscritto: quel giorno, mi sentii veramente felice e realizzato, poiché ero riuscito ad aprire i cancelli di un mondo nuovo e sconosciuto, quello dell'editoria, un universo affascinante ma che al contempo mi appariva più che mai elitario, se non irraggiungibile. Non appena vi arriverà, vi invito a leggere il mio romanzo e, se vi piace il genere, consigliatelo a più persone possibili, giacché il vostro passaparola è fondamentale, anche dopo aver tagliato il traguardo! Dedico questa vittoria a tutti voi, in particolare ai miei primissimi lettori: avete dimostrato, col vostro feedback, di aver compreso appieno il messaggio che la mia storia voleva trasmettere. Questa campagna di crowdfunding mi ha dimostrato quante persone mi vogliono bene, e mi ha permesso di riprendere i rapporti con tanti amici e amiche speciali che non sentivo da tempo ma che, nonostante ciò, nutrono ancora stima ed amicizia nei miei confronti... questo pensiero va a voi, e sappiatelo: il vostro affetto è totalmente ricambiato! Un abbraccio virtuale a tutti e... appuntamento a Gennaio 2022 per il lancio ufficiale di "Uno Cherry Brandy al Veleno"! Alessandro Zaccaria.
2021-05-02

Aggiornamento

Buongiorno a tutti! Con questo breve messaggio, colgo l'occasione per ringraziare tutti coloro che hanno creduto in questo progetto, sostenendo la mia campagna! Siete stati tantissimi, e l'andamento della "nostra" campagna di crowdfunding sta andando oltre ogni più rosea aspettativa: dopo soli 25 giorni abbiamo già sfiorato l'81% dell'obiettivo, e perciò, il traguardo della pubblicazione appare sempre più realistico. I feedback di coloro che hanno iniziato a leggere la bozza mi riempiono di gioia: la maggior parte di voi (e lo confermano i vostri commenti) ha compreso appieno il messaggio del mio romanzo, e si è sentita "trasportata" nel mio mondo, protagonista (assieme ai miei personaggi), di questa storia ambientata nella Milano dei miei sogni. La felicità dei miei "pochi" lettori, per un umile esordiente come me, è una soddisfazione che non ha prezzo. Concludo questo messaggio ricordando, a coloro che mi hanno già sostenuto, di fare pubblicità e di condividere come messaggio privato il link del mio romanzo con qualche amico interessato alla lettura: consigliate attivamente la mia opera, perché in fondo, dal momento che l'avete supportata, è come se fosse anche un po' vostra: il successo di questa pubblicazione dipende da ognuno di noi, e il vostro sostegno è indispensabile, non dimenticatelo! Per coloro che sono indecisi: fatevi un'idea del testo dando un'occhiata all'anteprima, sfogliate i commenti di chi ha già letto il libro, e ricordate: con questo pre-ordine, non state solo acquistando un libro, ma state contribuendo in prima persona a portarlo insieme a me sugli scaffali delle librerie! Tutti insieme, ce la faremo! Alessandro Zaccaria.

Commenti

  1. (proprietario verificato)

    Una storia di forti emozioni, su chi siamo e chi vorremmo essere, e in cui è facile identificarsi, grazie a una narrazione che segue i personaggi con sguardo penetrante e disilluso ma allo stesso tempo pieno di comprensione e umanità.
    Coprotagonista è una Milano raccontata nelle sue contraddizioni, che riflettono quelle dei personaggi stessi: l’eleganza di grattacieli e palazzi d’epoca è un ironico palcoscenico per l’insoddisfazione e i segreti che muovono la trama.
    Finale inaspettato e coinvolgente.

  2. Cinzia Angeli

    (proprietario verificato)

    Ho trovato la narrazione molto immediata, giocata sulla capacità di suscitare emozioni. Appassiona il lettore fin dalle prime pagine, veicolandone l’attenzione nella descrizione del background di ogni personaggio e dei luoghi che animano la storia, ben descritti senza mai appesantirne la fluidità e il ritmo. A una fase iniziale, dove tutto scorre nella certezza dello status sociale dei personaggi, seguono avvenimenti che sovvertono l’ordine delle cose ed è qui che l’ingegno del giovane scrittore spiazza il lettore e porta a ipotizzare scenari completamente nuovi e imprevedibili. Emblematico e accattivante, pur con una una vena malinconica e drammatica, il personaggio di Cherry. Romanzo consigliato vivamente, non rimarrete delusi.

  3. (proprietario verificato)

    sono stato subito attirato dalla presentazione ,e devo dire che ha superato in pieno le mie aspettative, una storia davvero interessante e coinvolgente soprattutto per la descrizione degli stati d’animo dei personaggi vi assicuro fino alle lacrime dall’emozione che e’ stato in grado di suscitare , una storia che si legge tutta d’un fiato per quanto ti coinvolge e ti incuriosisce e per quanto il finale ti sorprenda ancora piu’ di tutta la vicenda consiglio vivamente di leggerlo perche’ sicuramente ti lascia qualcosa dentro e ti trasporta dentro i personaggi che imparerai ad amare come se fossero tuoi amici d’infanzia complimenti ancora all’autore si vede e si tocca la passione che ha non solo nella scrittura del romanzo ma anche riguardo a quei luoghi cosi tanto bene descritti e apprezzati durante la narrazione buona lettura a tutti.

  4. Alessandro Zaccaria

    Ti ringrazio tantissimo per il tuo feedback. Per me significa molto il fatto che il lettore si immedesimi in prima persona nell’ambientazione che ho cercato di ricreare, e sono felice di essere riuscito a trasmetterti un’emozione. Voglio ringraziare tutti coloro che stanno preordinando e che stanno “scommettendo” su di me, perché state contribuendo alla realizzazione di un sogno.

  5. (proprietario verificato)

    Ho letto questo libro in una serata e non perché fosse corto, ma perché è davvero molto scorrevole e non vedevo l’ora di sapere come andava a finire.
    L’autore ha caratterizzato veramente bene i personaggi e io ho subito simpatizzato per Alice, anche se ad un certo punto può sembrare l’antagonista.
    Il romanzo è ricco di descrizioni che, però non risultano noiose, né appesantiscono la lettura, ma, anzi sono funzionali al farci calare in questa Milano tanto grande quanto chiusa.
    In poche parole lo consiglio vivamente a chiunque si voglia leggere un bel romanzo tra il romantico e il drammatico attraversato da una sottile dose d’ironia.

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Alessandro Zaccaria
nasce alle porte di Milano nel 1994. A sei anni abbandona la metropoli e segue i genitori in un piccolo borgo della Maremma toscana, terra dove vive tuttora. Si iscrive alla facoltà di Medicina di Siena, lasciando tuttavia gli studi a metà per dedicarsi all’azienda di famiglia. Le sue passioni comprendono i viaggi, la scrittura, l’arte e le scienze; nutre da sempre un profondo amore per Milano, sua città d’origine, nonché luogo che ha ispirato Uno cherry brandy al veleno, il suo primo romanzo.
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