Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors

La teoria dell’oliva

Svuota
Quantità

Antonia non ha bisogno di nessuno al suo fianco, si basta da sola e non vuole attorno a sé persone a cui rendere conto. Ha sempre pensato così, vivendo in solitaria, all’ombra dei suoi genitori, senza dare fastidio e pianificando con precisione il futuro. Poi, inaspettatamente, l’incontro con Bianca. Si trovano all’università e le loro vite si incastrano perfettamente anche nell’età adulta. Una silenziosa, abitudinaria, introversa; l’altra iperattiva, intraprendente ed esuberante. Due personalità opposte che si sostengono nel tempo con sincerità e affetto in modo reciproco come solo due migliori amiche sanno fare. Niente e nessuno può danneggiare il loro rapporto. O almeno così crede Antonia.

CAPITOLO I

In my dreams I’m dying all the time Then I wake, it’s kaleidoscopic mind I never meant to hurt you
I never meant to lie

So this is goodbye?
This is goodbye
Tell the truth, you’ve never wanted me Tell me
In my dreams I’m jealous all the time When I wake, I’m going out of my mind Going out of my mind

Preparò il tavolo per la colazione della mattina successiva: una tovaglietta in cotone lilla, la tazza a pois rossi, un cucchiaino superstite di un set comprato anni prima da Maison du Monde, un bicchiere e il pacco dei biscotti preferiti, quelli a forma di cuore con le gocce di cioccolato. Guardò la sua opera compiaciuta: le metteva la pace nel cuore, come diceva lei, prepararsi al futuro.

Continua a leggere

Continua a leggere

Era sempre stata così: da piccola passava ore a sistemare le Barbie sulla mensola nella sua cameretta, tutte schierate in fila, così come i libri di fiabe e i peluche. Barbie fior di pesco era la sua preferita, la pettinava con chignon, trecce e code alte. La svestiva e la rivestiva, era sempre la protagonista dei suoi giochi, o piccola Cenerentola o Regina del mondo. Era anche l’unica che Antonia aveva risparmiato da rasate a zero o mutilazioni di mani e piedi. Il suo profumo, indimenticabile, la confortava nella solitudine della cameretta. Era una bambina solitaria, abituata a non disturbare e a bastarsi.

Forse tutto era iniziato già prima che venisse al mondo, nell’utero di sua madre, quando la famiglia era convinta di aspettare il primo erede maschio: “Si chiamerà Antonio”, così ripeteva la nonna Anastasia, mentre preparava il corredino ceruleo all’uncinetto. E chi mai avrebbe osato contraddirla? Un metro e settantacinque di scheletro e vene rivestiti da un velo di pelle pallida, occhi color verde bosco, labbra sottili e capelli lunghi e grigi, raccolti in una crocchia, probabilmente anche di notte. In quasi ottant’anni di vita, nonna Anastasia aveva sotterrato un marito. Sarta da quando era poco più che bambina, in paese era conosciuta per i modi bruschi con le persone, che però diventavano delicatezza e poesia nel momento in cui prendeva in mano ago e filo per ricamare i corredi delle spose o dei neonati. Abitava da sola in un monolocale al secondo piano di un palazzo senza ascensore e si era sempre rifiutata di trasferirsi in casa di riposo o, peggio, di vivere con il figlio Cesare e la nuora: donna indipendente e solitaria, selvatica, si potrebbe dire. Un giorno il suo dottore provò a convincerla a prendere le pillole per la pressione alta: Anastasia uscì dallo studio sbattendo la porta e non si fece più vedere, profondamente offesa dall’affronto. Così passava le sue giornate in casa, alternando il ricamo alla lettura di romanzi. Non era una persona cattiva, solo essenziale, senza fronzoli.

Quando in un’insolita calda giornata invernale nacque Antonia, dopo mesi di preparativi per Antonio (oltre al corredino, una scatola di confetti azzurri era pronta nel buffet della sala di casa), la delusione fu tale che nonna Anastasia gettò con stizza sulla culla della piccola la copertina azzurra lavorata ai ferri, sbuffando e ritirandosi nel suo appartamento, come se quella creatura le avesse fatto un torto a nascere femmina. Dal canto loro, Flora e Cesare non avevano programmato la gravidanza accettando passivamente il trascorrere dei nove mesi; Flora con una certa fretta di poter riprendere il suo amato lavoro, Cesare la sua misantropia malcelata.

I coniugi Leopoldi si incontrarono per la prima volta durante una cena a casa di conoscenti comuni. Flora era una donna indipendente e molto affascinante, viveva da sola e aveva un buon lavoro come Project Manager in una multinazionale. Si era “fatta da sola”, senza il sostegno di una solida famiglia alle spalle. Amava andare per musei e provare ristoranti e locali nuovi. Cesare, seppur giovane e di bell’aspetto, era un grande pantofolaio. Viveva con i genitori, lavorava come impiegato alle poste e la sua vita scorreva placida tra un cruciverba e una raccolta di cartoline. Chissà come, quella sera sembrò scoccare qualcosa tra loro: amore? Orologio biologico? Noia? Forse nulla di tutto questo, ma dopo pochi mesi veniva celebrato il loro matrimonio (seppur Anastasia si disse più volte contraria), in comune, con i soli genitori e i testimoni. Purtroppo, gli impegni di Flora non avevano permesso il viaggio di nozze, sempre rimandato e alla fine mai avvenuto.

Nei ricordi che Antonia aveva della sua infanzia c’era sempre il sottofondo di una TV accesa, spesso su programmi a premi come Ok, il prezzo è giusto!, Il pranzo è servito o La ruota della fortuna. Per qualche tempo si convinse che Iva Zanicchi e Mike Bongiorno, così come Corrado, fossero parenti che ogni tanto comparivano in quella scatola in salotto per salutare e presentare altri amici. E poi ricordava la valigia della madre sempre pronta vicino alla porta d’ingresso, i suoi baci sulla testa mentre era intenta a giocare sul tappeto e i “ciao, tesoro, devo partire per lavoro, torno prestissimo”. Papà Cesare, allora, si ritirava nel suo studio per la maggior parte del tempo, immerso in chissà quali improcrastinabili impegni.

2023-06-08

Aggiornamento

Abbiamo superato la soglia delle 200 copie. Questo significa che La teoria dell'oliva arriverà anche nelle librerie. Grazie a voi che ci state credendo con me, che mi incoraggiate e sostenete. Siete persone preziose per questo sogno.

Commenti

  1. (proprietario verificato)

    Letto, tutto d’un fiato quasi. Mi affascina la capacità di esternare, di immedesimare. Di trasporre vite immaginarie, di crearti quella voglia di sapere come finirà e di odiare anche un personaggio analizzandone comportamenti e sfumature, di credere di capirlo e invece… Leggerlo a tratti è stato come vederlo, alcuni passaggi, descritti in maniera tangibile, assolutamente palpabile, li ho apprezzati particolarmente, così specifici da riuscire a farti un idea di come potesse essere la cucina di Antonia, le movenze di Bianca, Lidia, addirittura dare un volto a Giovanni. Un libro ideato, scritto, cancellato, corretto e dato alla luce ma soprattutto, un libro che è valso la pena leggere.
    Avvincente, sincero, profondo, compatto, completo, essenziale!

  2. Cristina Mantovan

    Scritto molto bene! Lettura semplice, scorrevole e molto appassionante!! Non vedevo l’ora di leggere il finale! Brava Federica!! Aspetto il prossimo!!!

  3. Simona Sosic

    Capitoli brevi e geniale l’idea dei brani che introducono gli stessi. Il romanzo è scorrevole, non riesci a staccarti, hai bisogno di andare avanti perché vuoi capire cosa succede dopo! E poi… beh, non sarebbe giusto proseguire oltre 😊
    Vi consiglio queste centinaia di pagine perché sono certa che vi sapranno stupire!
    Ci vediamo alla presentazione del libro!
    Brava Federica!

  4. Simona Sosic

    Capitoli brevi e geniale l’idea dei brani che introducono agli stessi. Il romanzo è scorrevole, non riesci a staccarti, hai bisogno di andare avanti perché vuoi capire cosa succede dopo! E poi… beh, non sarebbe giusto proseguire oltre 😊
    Vi consiglio queste centinaia di pagine perché sono certa che vi sapranno stupire!
    Ci vediamo alla presentazione del libro!
    Brava Federica!

  5. claudia.gavinelli.cg

    È stata una maratona questa lettura… !!!
    Lettura di una semplicità e coinvolgimento veramente travolgente che alla fine ti lascia senza parole ma con emozioni e sensazioni completamente opposte… amore assoluto o appartenenza morbosa ??? Sono felice del finale o sono triste ? Una cosa è certa…. Antonia ti seguiremo ovunque !!! Non vediamo l’ora di ritrovarti !!!
    Prenoto già il prossimo capolavoro di Federica Baiesi.
    Domani lo rileggerò con più calma per assaporare i particolari !!!
    Grazie… 🫒

  6. (proprietario verificato)

    Lettura molto piacevole, pochi fronzoli, ti appassiona sempre di più man mano che vai avanti a leggere, fino a quando non riesci più a smettere perchè vuoi sapere come andrà avanti la vicenda. L’unico amaro in bocca è stato quando il libro è finito, avrei letto ancora per ore……. Brava Federica Baiesi, ben scritto e specialmente ben pensato, è riuscita a catturare il lettore sempre di più, pagina dopo pagina.

  7. (proprietario verificato)

    Brava brava brava! Devo dire che è un bel romanzo scorrevole e con un colpo di scena finale che ti porta dritto dritto sulla strada che mai ti saresti aspettata! Complimenti…anche io aspetto ansiosamente il secondo libro, magari con lo stesso personaggio…un seguito intrigante

  8. (proprietario verificato)

    Un libro che si legge tutto d’un fiato, non vedi l’ora di scoprire tra le pagine che scorrono cosa succede. Una scrittura fluida ma al tempo stesso ricca di particolari minuziosi; una “fotografia” ben dettagliata dei personaggi, degli spazi, delle circostanze. La fortuna di conoscere l’autrice ti consente di cogliere sfaccettature della sua personalità, delle sue passioni ed interessi intrecciati nel racconto…un plus che si aggiunge al resto. Non ci resta che attendere una seconda parte!

  9. silvia garzolano

    (proprietario verificato)

    Letto tutto d’un fiato. Scorrevole, piacevole e il finale è stata una sorpresa! Interessante avere una colonna sonora di sottofondo alla lettura direttamente proposta dall’autrice! Canzoni top!
    Brava Federica! Aspetto il secondo!

  10. (proprietario verificato)

    A me non piace leggere, pochissimi libri mi hanno preso ma devo dire che questo è stato fantastico, non riuscivo a smettere di leggere; non riuscivo a chiudere il libro finché non ho finito e il finale fenomenale e inaspettato!!
    Spero arriverà la seconda parte per sapere cosa farà Antonia.

  11. (proprietario verificato)

    Che sensazione strana poter leggere ul libro scritto da una persona che conosci. Una sensazione piacevolissima, e poi è stata una lettura leggera ma appassionante allo stesso tempo… brava Federica continua così….

  12. (proprietario verificato)

    La penna di Federica Baiesi seduce il lettore e lo trasporta nella storia pagina dopo pagina, un racconto che è un po’ dramma ma anche quotidianità e che ci permette di entrare nelle vite dei protagonisti e vivere la storia, una storia come tante ma che come tante nasconde un sottobosco di insoddisfazione e frustazione e si conclude con una versione amara e dura ma che sa di riscatto per una protagonista per la quale, malgrado tutto, non si può non provare empatia. Non si può desiderare altro che attenderne un proseguo.

  13. Una lettura piacevole, trama intrigante ed avvincente. Scorre che è una meraviglia. Lo consiglio !

  14. (proprietario verificato)

    Ho letto il libro tutto d’un fiato. Prende.
    Scritto bene, stile scorrevole e intrigante, con buoni intrecci che denotano grande fantasia narrativa calata in un contesto sociale attuale. Finale inatteso.
    Un talento da mettere in gioco di nuovo
    Una Agatha Christie in erba

  15. (proprietario verificato)

    Letto! Mi è piaciuto. Storia intrigante, senza fronzoli, diretta che ti tiene lì sulle pagine sinché non arrivi in fondo e scopri cosa c’è sul fondo. Descrizioni essenziali, il giusto… personaggi specchio della quotidianità e poi le protagoniste… nel vero senso della parola. Aspettiamo il prossimo.

  16. (proprietario verificato)

    Romanzo avvincente, scritto bene, scorrevole . Piacevole lettura , le protagoniste, appartengono ad un mondo a noi vicino e mi incuriosisce molto “la teoria dell’oliva”. Vedremo .

Aggiungere un Commento

Condividi
Tweet
WhatsApp
Federica Baiesi
È nata a Novara nel 1982 e attualmente vive a Cameri, in provincia di Novara. Si è laureata nel 2005 presso l’Università degli Studi di Milano in Mediazione linguistica e culturale. Ha lavorato per diversi anni come assistente commerciale e di direzione, per poi passare alla selezione del personale. Nel 2022 ha deciso di prendersi una pausa dal suo impiego. e si è dedicata alla scrittura di “La teoria dell’oliva”, il suo primo libro. Attualmente è tutor di conversazione italiana per stranieri.
Federica Baiesi on FacebookFederica Baiesi on Instagram
Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors