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Come pubblicare in mercati esteri

Vendere un libro all’estero è un lavoro che coinvolge più figure professionali: gli agenti letterari in primo luogo, gli editor se la casa editrice detiene i diritti di traduzione del libro, gli scout, che fanno da tramite tra libri italiani ed editori stranieri. Ecco come funziona.

L’italiano è parlato da circa 64 milioni di persone, mentre l’inglese da 414 milioni.
Ne consegue che la lingua italiana per chi, come gli scrittori, ci lavora è un mercato piuttosto ridotto.
Questo svantaggio di partenza può rendere necessario uno sforzo in più per allargare il proprio pubblico, vendendo i propri libri all’estero.
Da dove partire?
Uno dei momenti più sfruttati dagli autori e dalle case editrici per vendere un libro italiano all’estero sono le fiere internazionali, in particolare quella di Londra, che si svolge in primavera, e quella di Francoforte.
Detto questo da quando esiste Internet l’importanza delle fiere è diminuita, connettendo gli attori della filiera editoriale in modo molto più immediato.

Vendere un libro all’estero è un lavoro che coinvolge più figure professionali: gli agenti letterari in primo luogo, gli editor se la casa editrice detiene i diritti di traduzione del libro, gli scout, che fanno da tramite tra libri italiani ed editori stranieri.

Una fase della massima importanza è senz’altro la traduzione.
Tradurre un libro non è banale, si tratta di un processo di trans-creazione, il testo deve essere compreso a fondo dal traduttore, il suo contenuto deve essere trasferito nella lingua di destinazione, pur mantenendo, oltre al contenuto, lo stile e la voce dell’autore originale.
Insomma, è un lavoro molto complesso, che deve essere poi controllato e ricontrollato con attenzione.
Dovrebbe coinvolgere almeno due professionisti: un traduttore e un correttore di bozze madrelingua.

Una volta che si è sicuri di avere un prodotto editoriale di ottima qualità, bisogna affrontare un altro passaggio importantissimo: fare in modo che il prodotto arrivi ai lettori.

Ci si può buttare in un mercato estero, ma non senza paracadute! Dovrai farti aiutare dal tuo agente letterario e da chi conosce le regole del mercato in cui intendi trasferire la tua opera a individuare la casa editrice più indicata per il tuo libro. In alcuni mercati esteri come quello statunitense il self-publishing ha dei numeri discreti, ma anche la concorrenza è più agguerrita.
Aver avuto un buon esordio nel tuo mercato di provenienza è necessario ad avere sufficientemente esperienza e supporto, sarà una bella avventura in salita.

Detto questo ogni mercato è un mondo a parte da scoprire, chissà che non nasconda grandi opportunità per te!

Giulia Belardinelli
Emiliana di origini e fiera di esserlo da qualche anno vivo a Milano, una città poliedrica che mi ha sempre un po’ spaventato ma che ho imparato ad amare per la sua bellezza poco convenzionale.
Lavoro nel settore della pubblicità e nel frattempo frequento l’università, la semiotica è il mio ambito di specializzazione. Sono una lettrice vorace ed è difficile trovarmi senza un libro in mano. Attrice e scrittrice per diletto ogni tanto trovo il modo di vivere altre vite oltre che la mia.
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