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Una proposta che non potranno rifiutare

libri a teatro

Se scrivi un libro, se superi la fase di montagne russe creative ed emotive fondamentali per giungere alla conclusione della storia, ti renderai conto che la fine è solo l’inizio. Certo, puoi decidere di chiudere la tua creatura nell’armadio dei traguardi raggiunti, senza mostrarla ad anima viva, ma la storia ci insegna che i libri non nascono per questo. Ci piace raccontare per condividere, assemblare i pezzi del nostro puzzle personale per poi confrontarli e mescolarli. Proporre un libro significa raccontare all’esterno ciò che hai creato. Chi riceverà la tua proposta non ti conosce, non sa cosa hai scritto e perché. Lo devi interessare e convincere a leggere il tuo materiale, in poche righe. Il dono della sintesi torna di prepotenza.

Avete già dato un’occhiata al sistema di selezione di Bookabook? OGGI MI SENTO SCRITTORE compare in grandi caratteri sulla home del sito. In un momento di forte convinzione personale, di quelli da non lasciarsi scappare, decidete di cliccare. Leggete le FAQ, sulla destra della pagina, che vi fanno intuire l’avventura che vi aspetterà se il vostro libro sarà selezionato. Le parole scorrono come brividi sottopelle e sussurrano “provaci”. Respiro profondo: è ora di compilare il form, sembra breve.

Dati anagrafici: qui vai forte, le sai tutte. Basta che non chiedano le password che quelle non te le ricordi mai.

Titolo del libro: o cavolo, ce l’hai un titolo? Pensa, pensa, pensa: poche parole che lascino intuire, una sorta di vedo e non vedo verbale. Tempo previsto: variabile tra intuizione istantanea e un’ora.

Raccontaci quello che hai scritto: nessuno è più preparato di noi su ciò che abbiamo creato. Proprio per questo, ricorda di non dare nulla per scontato, indica il genere, lo stile e racconta in breve la trama. Poi allega le prime pagine del testo, lasciali sbirciare dalla serratura: è da lì che decideranno se aprire la porta.

Parlaci di te brevemente, in particolare le esperienze di scrittura: parole chiave BREVEMENTE e IN PARTICOLARE. La tua passione per la cioccolata con la panna, a meno che abbia ispirato il tuo libro o ti abbia portato a scrivere articoli in cui racconti i migliori bar della città, non è inerente. Scrivi? Cosa scrivi? Leggi? Cosa leggi? Perché hai scritto questo libro? Queste righe illumineranno lo spazio oltre il buco della serratura e permetteranno di vedere meglio il potenziale del tuo testo.

Descrivici la tua presenza online: onestà innanzitutto. Un account twitter con 3 tweet e 4 follower non fa di te un’esperto cinguettatore, specifica quali social usi e come li usi. Saranno buoni alleati e strumenti per la tua campagna.

Quando saresti pronto a cominciare? Parola chiave PRONTO. Ovvero senza esami per cui studiare, senza progetti di lavoro super importanti da concludere, senza matrimoni da organizzare e conferenze intergalattiche a cui partecipare. Quando saresti davvero pronto per investire il tuo tempo e le tue energie nella campagna? Oggi è il momento giusto per cominciare, dice il saggio, ma non ha idea della tua tabella di marcia. Il momento di cominciare è quando sei pronto.

Camilla Bonetti
Sono una professionista del web dal curriculum eterogeneo, una piemontese girovaga dall’indirizzo sempre provvisorio. Il mio blog norvegiani.wordpress.com è dedicato alla Norvegia, la mia seconda casa; Trentasenzalode, invece, racconta il trionfale ingresso nel decennio degli adulti. Corso Regina 68 è il mio primo romanzo, finanziato su bookabook in cinque settimane. Mi piacciono le storie, quelle da vivere, da leggere e da scrivere: per questo ho deciso di diventare una mentor bookabook.
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