Mi chiamo Aleandro e faccio il portiere di notte.
Non pensate a me come al classico fancazzista che se la russa per tutto il turno guadagnando uno stipendio immeritato; forse non ci crederete, ma il condominio dove sono impiegato pullula di vita e di gente strana che mi dà un bel da fare. Proprio così.
L’edificio si trova nel centro della città ed è luogo di gran movimento, di personalità variopinte e di storie che chiamarle “metropolitane” è dir poco. Devo stare dietro a tutti e sono ben poche le nottate in cui mi ritrovo annoiato a cazzeggiare o a dormire davanti ai monitor di controllo. Per convincervi a credermi vi racconto per filo e per segno tutte le storie che fanno vibrare questo cilindro di mattoni e cemento, così faccio scorrere più veloci le notti e in qualche modo, raccontando le vicende di questi condomini, mi sdebito un po’ con loro per tutte le emozioni che mi fanno provare. Sono un omaccione sentimentale io, cosa credete. Le loro vite mi toccano e non riesco a non affezionarmi a queste creature così diverse, ognuna di esse con la sua storia, con i suoi difetti, con le sue potenzialità e i suoi limiti. Vi emozionerete anche voi, lo so per certo.
Non giudicateli, limitatevi ad ascoltare e a immedesimarvi nelle loro esistenze, molto spesso è grazie al diverso e alla conoscenza dell’insolito che si cresce.
Parola di Aleandro, portiere nottambulo al vostro servizio.
Capitolo 1
-Aleandro-
Tutti i giorni, dopo cena, vedo uscire dall’ascensore la signora dell’attico, sempre elegante, ogni volta con un abito diverso e variopinto. Non riconosco la fattura di quei tessuti, un povero diavolo come me non ha il senso del pregio, né tantomeno è in grado di riconoscere la differente qualità della seta degli indumenti, ma mi sembra di intuire che la signora non se la cavi male quanto a denaro. È sempre seguita da una scia di profumo intenso, una fragranza forte, come se volesse lasciare il segno ovunque vada. Mi saluta tenendo il viso alto e con sguardo sicuro sparisce nella notte.
Ogni tanto, verso l’alba torna in compagnia di qualche ragazza che poi resta qui per qualche giorno o a volte per una notte soltanto. Alcune sono molto belle, ma con il viso segnato da occhiaie o magrezza eccessiva, altre addirittura non si reggono in piedi, sembrano ubriache o, peggio, drogate. Talvolta mi è capitato di aiutare la signora Frida, così si chiama, a portarle fino al suo appartamento, sempre sull’uscio, poiché non mi ha mai permesso di entrare, neppure se una di queste la si doveva portare di peso. L’aiutavo a condurla di fronte alla porta, mi faceva appoggiare il corpo contro lo stipite e poi mi diceva senza mezzi termini: «Ora Aleandro vai via, ci penso io».
Io non ho mai osato insistere, né le ho mai chiesto dove trovasse quegli angeli caduti.
Non so bene se sia una benefattrice o se quello sguardo greve e deciso nasconda una strega cattiva che si approfitta di donne disgraziate e sole. Io mi limito a osservare. In fondo non sono affari miei, sono solo un portiere di notte.
-Frida-
Accanto ai tavoli da gioco cammina, assorta nei suoi pensieri, incurante. Sa che anche questa sera sarà la Regina dei giochi. Rimarranno tutti stupiti come scimmie, le fauci spalancate, l’invidia che come un acido gli corroderà il fegato. Percependo nelle loro menti la perfidia di insinuare in lei la truffa e il baro, li sfiderà con aria superba, fiera. Ancora una volta vincerà, tirerà a sé innumerevoli cilindri di fiches e con un sorriso sornione si farà beffa dei presenti. Non deve giustificare a nessuno le sue vincite, né come riesca a guadagnare ogni sera somme considerevoli di denaro. Sa quello che fa, sa da dove viene e soprattutto sa dove ha intenzione di spendere quei soldi. Con la stessa noncuranza con cui leggiadra scivola tra i tavoli, cammina anche tra le stanze dei bordelli e lungo le strade di malaffare, giovane e pura, con occhi velati da una dimensione celeste. Ecco Frida, la Regina dei giochi e Signora della Notte, la Papessa Apocrifa e scomoda, che cammina come una stella nel cielo notturno.
Andrà dalle sue amate compagne che vivono per strada, elargirà loro quei soldi e cercherà di portarle via dai vicoli sudici e bui, dalle siringhe e dai topi, dalla bava e dallo sperma di esseri indegni della loro bellezza. Le toglierà dal vuoto e dall’oblio. Le porterà anche nel suo letto, questo è certo, per ricevere in cambio un debole fuocherello d’amore che la possa scaldare in notti gelide come queste, in una vita che troppo spesso congela le arterie.
Lei è Frida, Regina dei giochi, Signora della Notte, Papessa delle più fragili pecorelle smarrite. Temetela, ignorate il suo sguardo fisso e implacabile, non state mai al suo gioco perché perderete, se vorrete sfidarla non avrete nessuna possibilità di vittoria né di salvezza.
Claudia Banchini (proprietario verificato)
Il condominio tranquillo, che sembrava tutto pace e armonia, rivela a poco a poco come ogni persona abbia in realtà i suoi segreti e i suoi misteri.
La cura dell’autrice nel delineare i personaggi ci permette di entrare in empatia con alcuni di loro e scoprire figure profonde, stravaganti, uniche e particolari.
Un romanzo che fonde meravigliosamente tanti sapori e punti di vista, per regalare una trama intensa e avvincente.
Lettura super consigliata!
Manuela Faggion (proprietario verificato)
Un libro che si legge tutto d’un fiato. Ti cresce subito la curiosità dei personaggi fin da subito lasciandoti spesso a bocca aperta per le loro storie incredibili e misteriose che vorresti non avessero mai fine.
Molto appassionante, non perdetevelo perché merita davvero!
LORENA FAGGION (proprietario verificato)
Ho avuto la fortuna di leggere il romanzo in anteprima,da subito mi hanno incuriosito i tanti stravaganti personaggi che vivono in questo strano condominio, divertenti, misteriosi ,surreali , incredibili. Consiglio assolutamente la lettura , io aspetto il seguito .
roberta dedotti (proprietario verificato)
Un condominio, un mondo verticale racchiuso in piani e appartamenti, dove si pensa di conoscere bene tutti, si crede di sapere ..
Solo il portiere notturno è in grado di affermare una simile verità; attento ne studia i movimenti, le abitudini, notte dopo notte.
O forse, in fondo in fondo ….. nemmeno lui sa
E tu?
Cristina Faggion
Grazie infinite per questa meravigliosa e inaspettata recensione!
Matteo Colombo (proprietario verificato)
Romanzo davvero entusiasmante, di grande impatto emotivo!!
Mi ha fatto molto riflettere l’unicità di ogni personaggio descritto, che rispecchia ciò che troviamo poi nel mondo reale.
Dietro ogni persona esiste un mondo da scoprire non visibile ai nostri occhi con un solo sguardo.
Ho trovato incredibile la capacità di coinvolgimento dell’autrice attraverso il suo scritto. Mi sono sentita trasportata all’interno del racconto, come se lo vivessi in prima persona.
Oggi, quando capita di incontrare i miei vicini di casa, li guardo con occhi curiosi di capire se anche io abito all’ Improbabile condomino’.
Consiglio la lettura assolutamente!