Ciao mamma, vado a fare lo scrittore
Ultimo episodio
Dove ci eravamo lasciati: siete riusciti a comunicare ai vostri amici e parenti la fatidica decisione. Frequenterete una scuola di scrittura. Forse dovrete trasferirvi in una nuova città oppure fare i pendolari, settimana corta o fuori nei week-end, forse avrete lasciato il lavoro e vi avrà mollato il/la fidanzato/a… in ogni caso avete bisogno di qualche consiglio su come scegliere un corso di scrittura.
Premessa: la letteratura non è una scienza esatta e nessuno vi insegnerà mai i segreti dello scrivere. Dovrete cercare una vostra voce, un vostro stile, probabilmente chiarire a voi stessi i motivi per i quali avete scelto di seguire un corso di scrittura. Potrebbe essere una valida alternativa al corso di salsa, un modo per incontrare gente e fare due chiacchiere sugli autori che vi piacciono. Non ci sarebbe nulla di male. Se invece volete farlo per ottenere il lasciapassare nella Repubblica delle Lettere, lasciate perdere: nessuno potrà rendervi dei professionisti della scrittura e della parola. Frequentare un Master in Regia e Fotografia non vi rende Kubrick, frequentare un Master in Scrittura non vi rende Fitzgerald. Detto questo, ecco una serie di informazioni utili.
L’offerta è vasta e variegata: dal corso online al Master passando per workshop e corsi più o meno intensivi. Il prezzo? Estremamente variabile, così come l’offerta formativa.
Un buon metro di giudizio è fornito dal valore del corpo docenti, come è ovvio che sia. Non sempre però i nomi altisonanti sono garanzia di lezioni all’altezza delle aspettative: non tutti sono buoni maestri, e questo vale anche per gli scrittori.
Da quanto tempo esiste quella scuola/corso, gli studenti hanno ottenuto i risultati a cui ambiscono (dalla pubblicazione fino all’impiego in casa editrice), i docenti oltre a essere scrittori apprezzati e conosciuti hanno avuto altre esperienze di insegnamento, hanno cattedre all’Università? Queste sono alcune domande che dovete porvi prima di scegliere. Il tutto, ovviamente, calibrato e pesato su quelle che sono le vostre aspettative. Se il venerdì sera avete voglia di vedere un bel film sicuramente non andrete in discoteca, lamentandovi dell’assenza di poltrone, maxischermo e pop-corn. Informatevi, avete Google: usatelo.
Forse imparerete alcuni trucchi del mestiere e gli errori da non commettere: come si presenta un manoscritto, come si corteggia/stalkera un editor… Ma soprattutto vi dovrete mettere in gioco, lasciando a casa la convinzione di essere grandi e incompresi scrittori. Ricordatevi che è un mondo fatto di relazioni, dove dovrete essere disponibili al confronto, al dibattito, dovrete cogliere occasioni e farvi conoscere. Purché il vostro obiettivo sia essere degli scrittori. Altrimenti vi assicuro che si conoscono persone simpatiche e in gamba, ci si sbronza abbastanza bene e ci si diverte. Sempre meglio di andare a ballare salsa e merengue, almeno per me.
Fine ultimo episodio – quest’estate usatela per bene: preparatevi e, soprattutto, scrivete. Perché uno scrittore è colui che scrive, c’è poco da fare.
Per gli episodi precedenti: